Le
dichiarazioni di una precaria della scuola, Concetta Marrone, in
un'intervista al nostro giornale, ha suscitato le reazioni della
preside Giuseppina Montella e di tutto il personale scolastico dell'istituto «Enrico Fermi» di San
Giovanni la Punta. L'insegnante aveva definito i progetti
dell'assessore Lino Leanza «fallimentari e umilianti» sottolineando che
nella scuola assegnatale i "docenti-progettisti" erano stati
considerati elementi di disturbo, estranei e inutili: «Un'umiliazione
subita e inflitta da parte dei colleghi e della stessa preside». «Pur
vivendo il disagio di un sistema bersagliato da tagli inconsulti e
comprendendo e sostenendo le ragioni dei precari non è giustificabile -
dice la preside Montella - ricevere
attacchi gratuiti e privi di ogni fondamento. Non si sostiene la lotta
schierandoci uno contro l'altro. La verità è che la scuola sta vivendo
un periodo di profonda difficoltà e la situazione dei tagli al
personale, notevoli e dissennati, ha determinato la costernante
situazione dei docenti precari che lavorando da decenni nel sistema
scuola, oggi si ritrovano senza futuro e senza la speranza di essere
assunti».
Il Decreto Leanza cosiddetto "salvaprecari" rappresentava anche una
volontà di intervento a favore del personale docente e Ata. Il «Fermi»
ha deciso di aderire al progetto: «Il Collegio dei Docenti - spiega la
dirigente scolastica - ha deliberato a favore della realizzazione di
attività che avrebbero previsto l'assunzione di numerosi precari. La
situazione è diventata quasi paradossale quando, tali progetti che
avrebbero dovuto avere una durata semestrale e un'immediata
realizzazione, sono stati attuati solo il 28 maggio, quindi a
quattordici giorni dalla chiusura dell'anno scolastico».
(da La Sicilia del 27/8/2010)
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