A Venezia anche
quest'anno le immissioni in ruolo non coprono neppure i pensionamenti:
228 assunzioni contro 241 pensionamenti, un'operazione di facciata che
serve solo a far scomparire i quasi centomila posti di lavoro persi in
due anni.
Eppure ci sarebbero circa 1200 posti docenti e 800 ATA liberi! A questo
si aggiunga che, come lo scorso anno, aumentano gli alunni (+1249).
È chiara dunque la scelta del governo: mantenere una gigantesca sacca
di precariato che può essere tagliata come e quando si vuole, con
conseguenze chiaramente negative per l'utenza. Questa si troverà a
subire la mancata continuità didattica e la moltiplicazione delle
difficoltà organizzative.
Per richiedere la revoca dei tagli, seguita da un piano di immissioni
in ruolo su tutti i posti disponibili, la FLC di Venezia ha organizzato
una mobilitazione, con presidio davanti all'USP, per i giorni 28, 30 e
31 agosto.
Per il primo giorno di scuola (il 13 settembre alle ore 16.00 presso
l'aula magna dell'ITIS “Pacinotti” di Mestre) è stata inoltre
organizzata un'assemblea cittadina, alla quale, oltre ai lavoratori
della scuola, sono invitate le istituzioni e le associazioni culturali.
Lo scopo è di informare la popolazione della grave situazione in cui
versa la scuola e di programmare nuove forme di lotta.
(da Flc)
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