Il
Coordinamento provinciale dei precari della FLC CGIL di Catania
sostiene l'iniziativa promossa dal Comitato Precari Scuola-Catania e
dal Comitato in difesa della Scuola Pubblica Statale, indetta per
MARTEDI’ 31 AGOSTO ORE 9 C.S.A. DI VIA COVIELLO (EX
PROVVEDITORATO)
PRESIDIO E ASSEMBLEA A DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA
Coordinamento Precari della Conoscenza
FLC CGIL – Catania
redazione@aetnanet.org
Il governo, con le sue politiche sociali ed in particolare con quelle
che investono tutti i comparti pubblici della conoscenza (Scuola
statale, Università e Ricerca), sta attuando con lucida determinazione
un piano sistematico di impoverimento e smantellamento della Scuola e
dell'Università pubblica, con una logica cieca che, da un lato,
considera questi settori come un puro onere finanziario ed un lusso che
il nostro Paese non può sopportare, dall'altro mira alla cancellazione
definitiva del ruolo, garantito dalla Costituzione della Repubblica,
dell'istruzione e della ricerca statale in ordine alla crescita
culturale di ogni cittadino come precondizione per la rimozione di
tutti quegli ostacoli, anche di natura economica, per il raggiungimento
di un'effettiva eguaglianza sociale, dei diritti e delle opportunità.
Questo progetto devastante condanna il nostro Paese, in particolare le
generazioni più giovani, ad un futuro di precarietà permanente, sia per
quanto riguarda la prospettiva di un lavoro stabile e dignitoso, che
nell'esercizio dei diritti di cittadinanza e nei luoghi di lavoro.
Le vicende dei lavoratori della FIAT di Pomigliano e di Melfi sono
emblematiche, e come lavoratori della conoscenza, ci sentiamo di dover
esprimere tutta la nostra solidarietà ai lavoratori in lotta e il
nostro apprezzamento per la presa di posizione del Presidente della
Repubblica.
Nel nostro territorio siciliano e catanese le ricadute di queste
scellerate politiche implicano, per via delle debolezze e delle
arretratezze economiche storicamente consolidate, un vero e proprio
dramma sociale per migliaia di lavoratori precari della conoscenza
(docenti della Scuola e dell'Università, ATA, ricercatori e personale
amministrativo) che di punto in bianco, dopo anni di servizio prestato
con contratti a tempo determinato, in prospettiva di una progressiva
stabilizzazione del rapporto di lavoro, si ritrovano senza nessuna
opportunità occupazionale.
Noi, con la CGIL, non ci arrendiamo alla virulenza dell'attacco dei
ministri Gelmini, Tremonti, Brunetta e di tutto il governo al
presente e al futuro del nostro Paese, e rilanciamo nei luoghi di
lavoro e nei territori le mobilitazioni sui punti fondamentali della
nostra piattaforma rivendicativa.