''Preoccupazione''
per il futuro della scuola siciliana, sia dal punto di vista
occupazionale per docenti e personale amministrativo, sia dal punto di
vista infrastrutturale. E' quanto emerso dalle riunioni svolte nelle
prefetture di Palermo e Catania tra le rappresentanze dei precari della
scuola, il sottosegretario all'Istruzione, Giuseppe Pizza, l'assessore
regionale per l'Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, i sindacati e,
nel caso di Catania, anche il prefetto Vincenzo Santoro.
A destare tale preoccupazione sono ''i tagli alla spesa dedicata alla
scuola siciliana stabiliti a livello nazionale e che non hanno tenuto
conto della particolare situazione dell'isola, della funzione della
scuola nel territorio a difesa della legalita', dell'inevitabile
deterioramento dell'offerta didattica, e per ultimo, dell'esigenza di
mantenimento di alcuni canoni di sicurezza negli edifici scolastici''.
''Il governo della Regione - spiega Centorrino - studiera' le opportune
forme per reclamare la revisione dei budget assegnati e vigilera',
inoltre, sul rispetto degli impegni assunti dal sottosegretario Pizza,
secondo il quale si potra' parlare di potenziamento degli organici
siciliani, utilizzando docenti in sovrannumero per realizzare moduli di
tempo pieno, solo dopo la definitiva assegnazione di tutti gli
incarichi''.
Il governo siciliano e' ''pienamente solidale'' con i docenti e il
personale amministrativo in agitazione e segue costantemente
l'evolversi della situazione preparandosi a utilizzare i possibili
strumenti finanziari a disposizione in materia di offerta didattica.
''Se il taglio dei budget puo' essere considerato un anticipo di di
federalismo scolastico, la Regione - conclude l'assessore - e' pronta a
fare la propria parte, sempre che, nel rispetto del federalismo, visto
il passaggio di alcune funzioni, venga dotata delle relative risorse
necessarie''.(ASCA)
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