Perde il concorso
per insegnare all'Università di Novara, vince la causa sostenendo di
essere stato escluso irregolarmente ma tutto quello che riesce a
ottenere è un indennizzo di 992 euro (più gli interessi). È la storia,
raccontata a Torino da una sentenza dei giudici del Tar, del dottor
Paolo Lotti, che aveva presentato domanda per insegnare (a contratto)
diritto amministrativo per l'anno accademico 2007/08 alla facoltà di
economia dell'Ateneo del Piemonte orientale. La commissione di
valutazione - come si legge nel verbale - aveva espresso «un
particolare apprezzamento per la qualità delle pubblicazioni di Lotti
(peraltro in parte riferite a ricerche svolte nell'ambito del diritto
privato e internazionale)», ma nonostante il giudizio complessivamente
positivo aveva preferito un altro candidato.» La commissione di
valutazione - come si legge nel verbale - aveva espresso «un
particolare apprezzamento per la qualità delle pubblicazioni di Lotti
(peraltro in parte riferite a ricerche svolte nell'ambito del diritto
privato e internazionale)», ma nonostante il giudizio complessivamente
positivo aveva preferito un altro candidato. Lotti, nel suo ricorso,
aveva sottolineato che se la commissione avesse operato in base «alle
più elementari regole della logica e della parità di trattamento»,
l'incarico sarebbe stato assegnato a lui. Il Tar, però, ha accolto solo
in parte le sue censure. Il contratto stipulato nel 2008
dall'Università con il vincitore del concorso va annullato (a un anno e
mezzo di distanza), perchè la commissione non ha illustrato i motivi
per i quali ha preferito quel candidato e non Lotti. Il problema è che,
proprio in mancanza di una qualsiasi spiegazione, non si può
ricostruire l'iter che ha portato la commissione ad effettuare la
scelta. Non solo: «La comparazione dei candidati è affidata alla
Commissione e non può essere demandata in via sostitutiva al giudice».
I 992 euro di indennizzo sono stati calcolati in questo modo: si è
diviso il valore del contratto (circa cinquemila euro) per il numero
dei candidati (tre) e si è ridotto l'importo del 50% (lo prevede la
giurisprudenza) visto che Lotti «non ha dovuto impegnare le proprie
energie per l'amministrazione e ha potuto rivolgerle ad altri
interessi». http://www.leggonline.it http://www.leggonline.it
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