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INVALSI: Notizie e informazioni utili per i navigatori della scuola siciliana e italiana

Comunicati

Passaggi di profilo personale ATA. Nota del MIUR per garantire l'accesso alla prova finale a chi frequenta i corsi in provincia diversa
Il MIUr con la nota 6968 del 23 luglio 2010, ha fornito indicazioni operative agli Uffici scolastici regionali per garantire la partecipazione alle prove finali per coloro che frequentano i corsi in provincia diversa da quella nella quale hanno presentato la domanda.
In considerazione delle diverse consistenze dei candidati e modalità organizzative nelle varie province si è reso necessario fornire indicazioni per garantire la partecipazione alle prove finali attraverso modalità operative che consentano la conclusione dei corsi in tempo utile per sostenere la prova finale.
da www.cgilflc.it

-Festival della mente 3-5 settembre 2010 a Sarzana (La Spezia)
Dopo il successo dello scorso anno con oltre 40mila presenze il Festival della Mente, progetto e direzione di Giulia Cogoli, giunge alla VII edizione: Sarzana, 3-4-5 settembre 2010.  Il primo festival in Europa dedicato alla creatività e ai processi creativi, chiama a raccolta filosofi, scienziati, psicoanalisti, neuroscienziati,scrittori, artisti, che hanno avviato riflessioni originali sulla natura e le caratteristiche di una delle più apprezzate tra le capacità umane. Il programma propone interventi, performance, lectio, dibattiti, workshop nuovi e originali.
download programmaACQUISTO BIGLIETTI
Tutti gli eventi del festival sono a pagamento, ad eccezione dell’evento n. 1.
I prezzi sono: eventi per bambini €3,50; approfonditaMente e spettacoli €7,00; tutti gli altri eventi €3,50.
Si consiglia di acquistare i biglietti tempestivamente, nelle precedenti edizioni infatti tutti gli eventi sono andati esauriti molto velocemente.
ACQUISTO ONLINE
Dal 22 luglio puoi acquistare i biglietto online
Il diritto di prevendita è pari al 10% del prezzo del biglietto.
E’ necessario ritirare i biglietti presso lo sportello dedicato, della biglietteria di Sarzana: I.A.T. piazza San Giorgio. Con la sola ricevuta dell'acquisto online non si può accedere direttamente agli eventi.
Non è garantito l'ingresso ad evento iniziato.
per maggiori informazioni e dettagli visitare il sito:
http://portale.festivaldellamente.it/it/eventi

-Cercasi tecnici DISPERATAMENTE
L’anno scolastico appena terminato ha ribadito che il maggior tasso di dispersione del sistema scolastico italiano si concentra negli Istituti Tecnici e Professionali. Sorprende che quelle Scuole spesso ritengano che l’alto tasso di “bocciature” sia un sinonimo di qualità, ma ognuno si autovaluta come vuole. Una delle cause di questadispersione endemica è nota a tutti: la mentalità “gentiliana” che voleva l’umanesimo come punto più alto della cultura nazionale ha lasciato un solco profondo e indelebile nella scuola e nella società italiana e così i migliori alunni sono spinti da tutta la società verso i Licei. Non ci sarebbe niente di male in questo se la qualità complessiva del sistema tecnico e professionale italiano potesse reggere a questa assenza di studenti di alta qualità e fosse quindi in grado di licenziare comunque soggetti con forte competenze spendibili nel mercato del lavoro. Non sto sostenendo che negli Istituti Tecnici e Professionali non ci siano ottimi alunni, sto sostenendo che il sistema scolastico italiano tende ad orientare i migliori alunni verso i Licei. Il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli ha fatto un Istituto Tecnico, ma pare più essere un’eccezione che una regola.
Ci sono poi anche delle cause strutturali molto banali, come la preparazione indubbiamente migliore al fine dell’accesso all’Università che i Licei danno, anche se i Licei possono far raggiungere risultati migliori ai propri studenti soprattutto perché hanno gli studenti migliori. Resta evidente che al di là di quelle che sono le cause e di quelli che sono i meccanismi di sistema su cui il Miur interverrà, esiste un problema degli Istituti Tecnici e Professionali, che non mi pare in alcun modo possa essere demandato ad un dibattito interno a quel segmento scolastico. Mi pare di poter dire che gli Istituti Tecnici e Professionali non amano interrogarsi sulla propria profonda e necessaria modifica, ma cerchino di perpetrare quanto già fatto da loro negli ultimi anni.
MA L’EUROPA
La strategia EU 2020 ci può forse aiutare a capire a che punto si trova la formazione tecnica e professionale italiana. La Commissione europea ha lanciato il 3 marzo scorso la strategia Europa 2020 (EU 2020). Nel documento della Commissione, vengono indicati i tre motori di crescita: crescita intelligente (promuovendo la conoscenza, l'innovazione, l'istruzione e la società digitale), crescita sostenibile (rendendo la nostra produzione più efficiente sotto il profilo delle risorse e rilanciando contemporaneamente la nostra competitività) e crescita inclusiva (incentivando la partecipazione al mercato del lavoro, l'acquisizione di competenze e la lotta alla povertà).
I progressi registrati verso la realizzazione di questi obiettivi saranno valutati sulla base di cinque traguardi principali rappresentativi a livello di UE, che gli Stati membri saranno invitati a tradurre in obiettivi nazionali definiti in funzione delle situazioni di partenza:
1.   il 75% delle persone di età compresa tra 20 e 64 anni deve avere un lavoro;
2.   il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in Ricerca & Sviluppo;
3.   i traguardi "20/20/20" in materia di clima/energia devono essere raggiunti;
4.   il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10% e almeno il 40% dei giovani deve avere una laurea o un diploma; .
5.   20 milioni di persone in meno devono essere a rischio di povertà.
Se leggiamo quello che dice l’Unione Europea ci appaiono subito alcune “materie” che compaiono negli obiettivi europei e non nella nostra scuola tecnica o professionale. Ne cito alcune al solo fine di sollecitare l’attenzione sulla distanza tra l’organizzazione della scuola italiana a classi di concorso nate negli anni settanta e nuovo mondo globalizzato.
Ambiente, ecosostenibilità e sviluppo. Le conoscenze in questi settori non sono di per sé specialistiche, ma sono attualmente scollegate a tutte le modalità didattiche tecniche e professionali presenti in Italia, dove quanto ha a che fare con ambiente e sviluppo è di tipo solo progettuale. Questi però sono settori emergenti e che creeranno occupazione e sono legati a centri di conoscenza non italiani. La questione qui è molto delicata, perché non si tratta di studiare cose attinenti all’ambiente, all’ecologia e allo sviluppo sostenibile, ma proprio di disattivare materie obsolete ed introdurne altre fresche. Questo è un settore che va velocissimo, ma la scuola italiana invece rimane ferma a descrizioni tecniche del passato e sottomette la sua formazione tecnica alle competenze certificate dal Ministero per l’insegnamento.
Gestione algoritmica dei flussi informativi. La progettazione e la programmazione di tutta la multimedialità passa attraverso il padroneggiamento del linguaggio algoritmico, mentre tutta la matematica insegnata in Italia sostiene la preminenza delle equazioni, della trigonometria, della geometria analitica. Ho chiesto qualche tempo fa ad un docente di materie scientifiche dell’Università il perché in Italia si insegnano le equazioni e nel resto del mondo gli algoritmi. La sua risposta è stata lapidaria: “In questo momento lo studente italiano a differenza di quello cinese, coreano o indiano non è in grado di dedicare tutto il tempo necessario agli algoritmi. E’ già tanto se si riescono ad insegnare equazioni, integrali, derivate, ecc. Gli algoritmi richiedono applicazione, tempi lunghi, dedizione maniacale”.
Lettura delle altre società. Il distacco profondo tra l’Italia e il resto del mondo nella formazione tecnica e professionale è più ampio che altrove. Gli studenti dei tecnici e dei professionali devono imparare a leggere il mondo, non a leggere Verga, Pirandello o Dante. Qui si tratta di scelte strategiche: i nostri studenti degli istituti tecnici e professionali leggono male la nostra letteratura, mentre non sanno da parte cominciare a leggere società diverse dalla nostra. Anche in questo caso non si tratta di “riformare” l’italiano o la storia, ma proprio di introdurre nuove materie. Non più studio della letteratura, ma “lettura” del mondo attraverso la multimedialità, la conoscenza delle lingue, la comprensione di modelli di sviluppo e dei cambiamenti storico sociali. Si tratta di introdurre la materia più sconosciuta nella scuola italiana: la conoscenza della realtà qui e oggi.

RICERCA E SVILUPPO
Dice l’Europa: ­“il 3% del PIL dell'UE deve essere investito in Ricerca & Sviluppo”. Questo è un parametro Europeo, non italiano e dunque basta che finlandesi, svedesi e tedeschi lo applichino e poi si fa media. Mi sembra che in questo momento l’Italia  investa qualcosa come l’1% e dunque un salto dall’1 al 3 pare impossibile. Tra l’altro gran parte della ricerca italiana è in mano a ricercatori non più giovani o a ricercatori precari. Poiché il modo con cui l’Italia si occupa di Ricerca & Sviluppo è folle, dovrebbe essere semplice cambiarlo. Non è così anche perché chi ha bisogno di più ricerca e di più sviluppo (gli Istituti Tecnici e Professionali) non le chiede, ma anzi chiede che tutto rimanga uguale. Può darsi che la Riforma Gelmini del secondo ciclo dell’Istruzione sia sbagliata, ma tra quella poca innovazione che introduce e il nulla che molta parte della scuola vorrebbe credo sia necessario accettare la sfida e cercare di introdurre più innovazione e ricerca possibile.
Nel momento della loro massima espansione Microsoft, Google e Yahoo dedicavano il 10% del loro bilancio annuale alla Ricerca. Io credo che nelle nostre scuole quel 10% dovrebbe essere raddoppiato, perché non possiamo più continuare a fornire conoscenze obsolete a ragazzi svegli. Chissà che l’Europa non ci salvi ancora e che qualcuno non prenda sul serio quei parametri. Oggi più della speranza non possiamo avere.
da www.educazione&scuola.ii

-Festival della filosofia 17-19 settembre 2010 a Modena, Carpi, Sassuolo: La fortuna
Ci sono stato quasi ogni anno ed è stato sempre interessantissimo. Troverete buona cucina, gente ospitale, persone provenienti da tutta Italia, di ogni tipo e di ogni età e molti non addetti ai lavori con una PIAZZA GRANDE zeppa di gente desiderosa di ascoltare stranamente...dei filosofi, il tutto grazie ad una organizzazione inappuntabile. Se volete andare ricordatevi che alla fine di agosto è già tutto esaurito. Per il decimo anno consecutivo arriva dal Quirinale il suggello alla particolare rilevanza del festivalfilosofia: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha confermato il suo Alto Patronato all’edizione 2010 della manifestazione, in programma dal 17 al 19 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo. Lo ha comunicato, con un telegramma inviato al presidente del Consorzio per il festivalfilosofia e sindaco di Modena Giorgio Pighi, il segretario generale alla Presidenza della Repubblica Donato Marra. Il messaggio rivolge “l’augurio per il successo della manifestazione”.
questo il programma 2010
Per saperne di più e nei dettagli controllare il sito:
http://www.festivalfilosofia.it/2010/
Per il sud l'aeroporto di riferimento è Forlì

-Comma 23: la carriera dei docenti ritardata di tre anni
La norma prevista dal DL 78 è stata confermata dal Senato.
Il ritardo degli scatti rimarrà per 40 anniDopo il sì del Senato con il voto di fiducia sul maxiemendamento al DL 78/2010 della manovra finanziaria, la Camera si prepara ad esaminare e ad approvare in via definitiva il testo con un nuovo voto di fiducia.
Ci sono ancora dieci giorni di tempo per convertire in legge il DL 78: troppo pochi perché la Camera possa modificarlo nuovamente, costringendo il Senato ancora una volta a votare la manovra.
Per la scuola diventa, quindi, improbabile, se non impossibile, che il comma 23 dell'art. 9 possa essere annullato.
"Per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti".
Il testo era inizialmente così e così è rimasto anche dopo l'approvazione del maxiemendamento della manovra al Senato, anche se è stato aggiunta la frase "è fatto salvo quanto previsto dall'articolo 8, comma 14".
Il nuovo comma 14 dell'articolo 8 prevede che le risorse del 30% siano utilizzate in parte a favore del personale scolastico (a voce il relatore di maggioranza al Senato ha dichiarato che le risorse serviranno per pagare gli scatti del triennio 2010-2012).
Gli scatti di anzianità che salvati dal maxiemendamento non possono che essere quelli del triennio 2010-2012: un beneficio che riguarderà soltanto la metà del personale e che, nonostante alcune rassicurazioni sindacali, probabilmente avrà solo effetto economico (e non giuridico), perché, come conferma tuttora il comma 23, "gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali...."
La progressione di carriera del personale scolastico in servizio, d'ora in poi, sarà, quindi, ritardata di tre anni fino al momento della pensione e il personale incasserà gli aumenti per il passaggio di gradone sempre tre anni dopo, perdendo, quindi, altrettanti anni di aumento fino al termine della carriera. I ritardi di riscossione costeranno complessivamente per i più giovani fino a 29 mila euro, secondo i valori contrattuali attuali.
da unicobas

-Abcd, prestigiose adesioni per i convegni di novembre
Abcd, il Salone dell’educazione, è a pieno regime per fornire il miglior risultato possibile durante il periodo della tre giorni espositiva, che va dal 17 al 19 di novembre 2010.
Il boom di adesioni degli espositori che riconfermano e le nuove aziende italiane e straniere che aderiscono, fanno il paio con le collaborazioni e le partnership che Abcd sta tessendo con i propri compagni di viaggio, vecchi e nuovi. Alcuni di essi hanno già fornito gli argomenti dei convegni che prenderanno vita durante la manifestazione. Ecco riassunti i principali, giunti sinora, organizzati sui macrotemi portanti dell’edizione di quest’anno:
Tecnologia:
Tema generale degli eventi ABCD organizzati da ITD-CNR & USR
Liguria: “Tecnologie didattiche: quale valore aggiunto per l’apprendimento?”
• 17-11-2010 “Evoluzione dei saperi e nuove competenze”
• 18-11-2010 “Disturbi Specifici dell’Apprendimento: quale didattica?”
• 19-11-2010 “Didattica laboratoriale”
Infanzia:
• 17-11-2010 “Un impegno per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, organizzato dal Comune di Genova con l’Assessorato alle Politiche Formative e Servizi Educativi e l’associazione Camina
17-11-2010 Seminario Nazionale – Città riservatarie legge 285/97, sempre organizzato dal comune, con la collaborazione del Ministero delle Politiche Sociali.
• 18-11-2010 “E’ il bambino un educatore per il mondo nuovo”, organizzato dal centro studi Montessori.
Alimentazione:
• 18-11-2010 Convegno Biodiversità: La pubblicità quanto incide sulle scelte alimentari organizzato da Comune di Genova e dall’Assessorato alle Politiche Formative e Servizi Educativi.
• 19-11-2010 lezione magistrale “L’impatto delle nuove tecnologie sui consumi alimentari di domani”, con relatore Carlo Cannella
Turismo scolastico:
• 18-11-2010 convegno internazionale legato ai temi della mobilità giovanile, “Europa: la scuola in movimento”
Campagne educative:
• Il progetto Musica 2020 è un progetto nazionale promosso congiuntamente da Ansas e MIUR ed è presente ad Abcd con un’iniziativa fortemente legata all’apprendimento pratico della musica
nelle scuole di ogni ordine e grado.
• Legambiente presenterà un’iniziativa, rivolta agli insegnanti su "Cosa significa educare nell'epoca dei cambiamenti climatici".
Altri eventi:
• 19/11/2010 convegno organizzato da ANP sulla valutazione del sistema d'istruzione, con la partecipazione di Piero Cipollone (INVALSI).
Queste sono soltanto le prime iniziative in calendario, è online il programma provvisorio di convegni seminari e laboratori di Abcd 2010 che è costantemente aggiornato.
Maggiori informazioni sul sito http://www.abcd-online.it/.

-‘Emozioni’ di Renato Alecci
‘Emozioni’ in due volumi è una antologia fotografica che unisce un secolo di vita di Soverato ‘Perla dello Jonio’, nel cuore del Golfo di Squillace in Calabria. L’autore è Renato Alecci un collezionista che con passione ha raccolto e raccoglie centinaia di immagini in bianco e nero dagli inizi del ‘900 fino ai giorni nostri. La storia che si scioglie è quella di un piccolo agglomerato di case che dalle colline si adagia lungo l’azzurro del mare e, seguendo la moda dei bagni marini, accoglie nei primi del ‘900 le famiglie nobili e altoborghesi di Catanzaro e della Calabria divenendo con il passare del tempo una rinomata e allegra località balneare, luogo eletto d’incontro del mondo musicale italiano.
“Ho voluto in maniera semplice e quanto possibile esauriente raccontare, anno per anno,  - dice Alecci – dal millenovecento al duemila ed oltre, come questa magnifica città di Soverato ha vissuto, nel bene e nel male, nel bisogno e nell’agiatezza, distinguendosi sempre per la grande capacità del fare, del rispetto e dignità di tutta la sua gente”. Tra le foto molte portano la firma di Giovanni Gerace un giovane amante della fotografia a tal punto che nel ’25, al suo rientro dal servizio militare a Palermo, si porta una Mentor a soffietto professionale con cavalletto che si aggiunge alla macchina a cassetta Ferrania 6x9 e inizia la sua storica avventura di fotografo amatoriale. Nel ’31 fotografa Umberto e Maria Josè Principi di Piemonte in visita a Badolato e S. Caterina Ionio, nel ’41 immortala Vittorio Emanuele e il suo seguito a Soverato.  “ Ho cercato di riportare alla memoria  - spiega Alecci -  luoghi e persone della nostra Soverato che il tempo forse aveva più o meno cancellato e che, grazie al click di Giovanni Gerace,ma anche di tanti altri meno capaci ma egualmente importanti riaffiorano in tutta la loro grandezza”.
Il racconto in bianco e nero che Alecci compone, è un’ampia panoramica verista di ambiente marino. C’è il Maresciallo De Lorenzo con la moglie Virginia Ferrigno, sorella del primo sindaco di Soverato, ci sono gli artigiani Lomanno - Cavallaro che nel 1919 costruivano carri e carrozze, mastro Tropea da bimbo e poi con i suoi discepoli di falegnameria, e mastro Vico da piccolo, la guardia Peppino Marascio in uniforme con sfollagente, la sartoria Viscomini e gli apprendisti ragazzini e il laboratorio di busti  ‘Clara’, il cane Dick con in bocca ben stretta la busta dei versamenti da portare in banca.
E se Palermo ha ispirato il giovane soldato Giovanni Gerace e gli ha permesso di acquistare nuove e professionali macchine fotografiche, l’insegnamento di Verga e Capuana fotografi è molto presente. La fotografia nell’ ‘800,  interesse d’elite per persone facoltose e intellettuali, diviene passione per molti che fermano i paesaggi e gli umili in pose che diventano immutabili, in questa antologia di Soverato c’è sì lo scenario domestico degli artigiani e dei mastri,ma anche il grande movimento delle masse del paese con il matrimonio nel ’29 di Marietta Maida e lo sfondo di eleganti palazzi, la costruzione del ponte di Soverato e tanti tantissimi in posa sulle biciclette, sulle barche, i tuffi in mare.  I cognomi  sono Peronace, Romanò, Romano, Cervadoro, Leo, ma ecco che accanto  “ci sono altri cognomi nella nostra città che consideriamo ormai soveratesi  - dice Renato Alecci – e sono  Arcidiacono, Musmeci, Liotta, Pennisi  cognomi di pescatori  provenienti dai paesi marini di Acireale una antica e aristocratica cittadina, famiglie spostatisi qui ormai da tante generazioni per lavoro e rimasti in un ambiente tanto ospitale, fatto di mare e devozione alla ‘Madonna del mare’.
Soverato ed Acireale, due città ioniche, due bellissime che si affacciano sullo stesso mare, una nell’alto Jonio, l’altra nel basso Jonio, unite dal destino di tante famiglie  con tradizioni simili, usanze e costumi, amore per il mare, l’arte e la musica.
L’autore annota soggetti, luoghi, date e conduce una indagine di costume e sociale di una Soverato decretata Città nel 1974 che per l’allegria ed ospitalità sostituisce le palafitte in legno sulla spiaggia con il primo stabilimento balneare, Il Miramare che con la gestione Scalamandrè diviene negli anni ’60 il punto d’incontro di grandi balli e orchestre dal vivo. Fotografie immortalano i grandi dello spettacolo radiofonico e televisivo.  Corrado è sorridente nella trasmissione Rai ‘Il buttafuori’ e poi Enzo Tortora, Fabrizio del Noce, Nilla Pizzi, Achille Togliani, Ornella Vanoni, Cino Tortorella, il maestro Angelini, Umberto Bindi, la dolcissima Orietta Berti e tanti giovani eleganti negli abiti lunghi con auto  Balilla, tante spider  che giravano per le strade. “Un periodo meraviglioso gli anni ’60, ’70  -ricorda Renato Alecci -  i grandi della canzone italiana venivano nella nostra città non solo per cantare,ma in vacanza con le loro famiglie ed è qui che il grande paroliere Alberto Testa amico personale e di tutti noi per oltre quarat’anni ospite fisso con la famiglia, ha portato a termine successi internazionali all’Hotel del Golfo  di Pupa  Peronace come Grande Grande Grande e Renato lanciati da Mina, ma anche tante altre canzoni  lanciate nel mondo da interpreti internazionali”.
E adesso è possibile svelare un piccolo enigma tenuto cortesemente celato per tanti anni. Il ‘ Renato Renato Renato  a casa tua tu mi hai invitato e ci ho trovato papà e mammà, Renato Renato Renato così carino così educato mi porti al cinema e guardi il film’ quel ‘Renato’ cantato da Mina con allegria ed ironia e divenuto per sempre emblema di educazione e gentilezza  e un successo travolgente da allora in poi altri non era altro che lui, Renato Alecci, un giovane biondino e cortese  che era diventato amico del Maestro Alberto Testa.  Una amicizia consolidata dal tempo tanto che nel 2004 la città gli ha donato con una manifestazione e festa il primo Ippocampo d’Oro, testimone la foto che conclude l’antologia ‘Emozioni’.
L’ippocampus, lo schivo cavalluccio marino, è divenuto il simbolo della città perché vive nelle acque limpide e pulite del mare di Soverato, il mare è il grande palco di Soverato e in più fotografie è lo sfondo naturale, con mastro Gianni ‘u Varcaru che crea barche in legno, la premiazione di Angelo Panzera campione mondiale di motonautica e lo stesso Renato Alecci primo ideatore di quello che diventerà l’azienda Ranieri barche in vetroresina molto ricercate. Renato Alecci è anche il presidente della associazione nautica Poseidon, legata al mare, ed a tutte le attività sportive e turismo marinare. ‘La cultura marinara deve essere legata alla sicurezza, solidarietà e mutuo aiuto da sempre patrimonio della gente di mare e l’ antologia fotografica vuole essere un omaggio a Soverato che ha sempre amato e rispettato il suo mare ”
di Daniela Colamasi

-Festivaletteratura 8-12 settembre 2010 a Mantova
E' con il festival di filosofia di Modena, un appuntamento da non mancare. E' organizzato benissimo e non è solo un evento culturale ma un fatto di costume. Prenotarsi in tempo. Nutrita anche quest'anno la lista degli ospiti nazionali e internazionali che interverranno a Festivaletteratura (8-12 settembre). Di seguito l'elenco degli autori aggiornato al 20/07/2010.

Chris Abani, Francesco Abate, Kader Abdolah, Guido Affini, Andrea Agapito Ludovici, Marco Aime, Enaiatollah Akbari, Dora Albanese, José Altafini, Francesco Tullio Altan, Niccolò Ammaniti, Giuseppe Antonelli, Rashed Araeen, Bruno Arpaia, Antonia Arslan, Mario Artioli, Corrado Augias, Esmahan Aykol, Charles Aznavour, Elena Baboni, Massimo Bacigalupo, Franco Bagnoli, Luigi Ballerini, Massimo Banzi, Elisabetta Bartuli, Nadia Bellini, Marco Belpoliti, Sophie Benini Pietromarchi, John Berger, Katya Berger, Francesco Berto, Enrico Bertolino, Mariella Bettarini, Gianni Biondillo, Corrado Bizzarri, Maria Luisa Boccia, Luigi Boitani, Maria Simonetta Bondoni Pastorio, Anne-Laure Bondoux, Laura Boldrini, Eugenio Borgna, Oscar Brenifier, Daniele Bresciani, Dario Bressanini, Franco Brevini, Edith Bruck, Giulio Busi, Annarosa Buttarelli, Marco Carminati, Luca Carra, ecc...
visitate il sito: www.festivaletteratura.it

-Aboliamo la scuola di M. DELL'ORTA

Aboliamo la scuola! E' l'ultima provocazione (ma lui dice che e' una proposta seria) dello scrittore napoletano Marcello D'Orta che, a distanza di vent'anni da 'Io speriamo che me la cavo' (febbraio 1990), torna in libreria con un altro volume che ha per soggetto quel mondo variegato e contraddittorio rappresentato dall'istituzione scolastica.
    ''Sindrome di Stendhal, sindrome di Tourette, sindrome di Peter Pan... E la sindrome di suor Anselma dove la mettiamo?'' scrive il 'maestro d'Italia' e spiega: ''La sindrome di suor Anselma e' una turba psicologica che consiste nell'ammazzare di botte un alunno delle elementari e poi coccolarlo. D'Orta - nato nel 1953 in un vicolo della vecchia Napoli, in una famiglia di dieci persone - la scuola vuole abolirla per davvero, perche' a lui, tale istituzione, non e' mai andata a genio. Prendendo spunto da un libello di Giovanni Papini, intitolato Chiudiamo le scuole! dove il polemista toscano sosteneva che ''bisogna chiudere le scuole, tutte le scuole.
    Dalla prima all'ultima. Asili e giardini d'infanzia; collegi e convitti; scuole primarie e secondarie; ginnasi e licei; scuole tecniche e istituti tecnici; universita' e accademie'', D'Orta racconta nel libro i suoi anni di studente in una scuola molto diversa da quella di oggi (anni Sessanta e Settanta). Questi ricordi sono contrappuntati da osservazioni che mettono a confronto la scuola di allora e quella di oggi, i metodi di allora e quelli di oggi: la scuola dove gli insegnanti nerbavano gli alunni (e lui, il maestro D'Orta, ne sa qualcosa) con quella in cui sono i genitori a nerbare gli insegnanti; la scuola della costrizione fisica e della severita'' con quella attuale dove, afferma lo scrittore, ognuno fa quel che gli pare (insegnanti a luci rosse, studenti bulli, ecc.).
    ''La scuola da abolire - spiega D'Orta che ha insegnato per 15 anni nelle elementari - e' la scuola degli sprechi (come quella dei corsi inutili tipo la ''scrittura geroglifica'' che costano agli italiani milioni di euro); la scuola delle ideologie (quasi tutti i manuali di Storia la pensano 'alla stessa maniera'); la scuola sistemata in edifici vecchi e pericolosi; la scuola dove insegnanti, alunni e genitori si fanno la guerra''.
    Quella da costruire, dunque, e' la scuola ''che non soffoca l'iniziativa e non mortifica la fantasia''; la scuola in cui il ragazzo, ''lungi dallo stare chino ore sui libri, e' posto al lavoro in un laboratorio''; la scuola che ''esalta l'attivita' fisica e il moto''; la scuola dove ''l'insegnamento delle discipline e' fatto in aderenza al resto della vita, in modo che i bambini possano vedere lo scopo dell'istruzione e il valore pratico di quello che imparano''. La scuola, insomma, che non c'e', e proprio per questo - e' la tesi dell'ex maestro - e' giusto 'abolire' quella che c'e'.
da www.oggiscuola.it





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Postato il Giovedì, 29 luglio 2010 ore 17:07:14 CEST di Filippo Laganà
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