Ma per dimostrare l’indimostrabile, si fa di tutto. Persino non mettere dentro il paniere di riferimento, costruito dall’Aran, il contratto del comparto scuola e quello dei ministeri, vale a dire i contratti più poveri. E’ chiaro che inserire questi due comparti avrebbe abbassato notevolmente la media e quindi avrebbe impedito ai Nostri di ripetere il loro mantra preferito: i dipendenti pubblici hanno guadagnato troppo quindi adesso debbono stare fermi un giro (tre anni). La Trasparenza tanto invocata dal Ministro Brunetta, è ovvio, vale sempre per gli altri! (da Flc-Cgil)
Disaggregando
poi il dato, come dalla tabella fornita dall’Aran, si ha la verità: ad
esempio impiegati e docenti di scuola
hanno guadagnato meno di tutti. E a questi stipendi la manovra
preleverà somme
annue da 800 a 2000 euro per effetto combinato del blocco dei contratti
e delle
anzianità di servizi che avranno conseguenze su tutta la vita
lavorativa, sulla
liquidazione e sulla pensione. Un furto!
Quanto
poi
al “vantaggio” di avere il posto di lavoro garantito, si tratta di
un’affermazione falsa e scandalosa: falsa perché i 18mila docenti e i
7.000 Ata
che hanno perso il posto di lavoro nel 2009, gli altrettanti che lo
perderanno
nel corso di quest’anno, oltre ai 30 000 precari dell’università e
della
ricerca, sono persone che andranno a ingrossare le fila dei disoccupati
e non
beneficeranno di alcuna cassa integrazione né di altri ammortizzatori
sociali;
scandalosa perché il posto di lavoro dovrebbe essere considerato un
diritto e
non un vantaggio. Così parlano la nostra Costituzione e tutte le
Costituzioni
democratiche.
Siamo
stufi
di questa pretesa equità sociale che anziché additare gli evasori punta
il dito
contro alcune categorie di lavoratori.
Gli
stereotipi che il governo abilmente alimenta per dividere i lavoratori
e
coprire le proprie magagne sono duri a morire, per questo è importante
informare correttamente e leggere bene i dati.