Riprende oggi 20 luglio la discussione della proposta di legge 3286
presentata dall’on. Alessandra Siragusa(Pdl), prima firmataria, e da
Barbieri, Goisis, Ghizzoni, Capitanio Santolini, Granata, Zazzera,
Antonino Russo, Giammanco, per sanare la delicata questione dei 426
presidi vincitori del concorso bandito in Sicilia nel 2004 e poi
annullato dal Cga su ricorso degli esclusi per una serie di vizi di
forma e di sostanza. Tale proposta di legge prevede un semplice
colloquio per i vincitori annullati e la ricorrezione delle prove
scritte e successivo esame orale per gli esclusi. Ciò significherebbe
far ripetere l’esame solo ad alcuni e non a tutti gli altri concorrenti
dello stesso concorso annullato. Oggi scadranno inoltre i termini per
il deposito degli emendamenti di cui il relatore informerà il ministro
Gelmini per passare alla discussione sul merito. Se nessuno impedimento
si frapporrà il provvedimento, dopo un passaggio in commissione
bilancio della stessa Camera, andrebbe alla ratifica in commissione
Pubblica Istruzione, prima della chiusura estiva di Montecitorio.
Tuttavia il Comitato ricorrenti concorso annullato in Sicilia è in
trincea, pronto a sparare le sue granate qualora il provvedimento
dovesse passare, visto che loro lo giudicano “incostituzionale e
vessatorio”, mentre come ultima spiaggia sono pronti a pubblicare
online i loro temi sfidando i vincitori a fare lo stesso se ne hanno il
coraggio morale. D’altra parte questa era stata una proposta lanciata
già da tempo (e proprio da chi scrive), la pubblicazione cioè di tutti
i temi, in modo che si capisse veramente se i famosi errori di
grammatica e sintassi presenti negli elaborati di alcuni vincitori, e
rilanciati pure dalla RaiTv, fossero reali e se non
giustificassero di per sè la ripetizione del concorso, partendo dal
semplice assioma che chi non sa scrivere non saprà neanche leggere e
quindi capire le circolari ministeriali e le altre leggi con cui ogni
scuola giornalmente deve fare i conti.
Si chiede a questo punto il Comitato: “Come può una proposta di legge
(c. 3286) prevedere una sanatoria per i 523 candidati, dichiarati
erroneamente vincitori di un concorso pubblico annullato, e non tenere
in nessuna considerazione i circa 1000 (250 ricorrenti più 750 circa
ammessi alla prova scritta a seguito di sentenza “con efficacia
necessariamente erga omnes”) candidati che hanno ricevuto la lettera di
avvio di rinnovazione del concorso stesso da parte del Direttore
dell’USR per la Sicilia? Cosa può giustificare una proposta di legge
che calpesta i diritti elementari del cittadino/candidato? Quale
motivazione consente di ignorare il diritto di circa 1000 candidati a
rifare le prove di un concorso che il Consiglio di Stato ha
ripetutamente stigmatizzato soprattutto in riferimento ai tempi di
correzione (2 minuti circa a prova)?” Belle domande a cui, nella loro
semplicità, è difficile rispondere.
PASQUALE ALMIRANTE