Malgrado
rassicurazioni del ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, le scuole materne paritarie alzano la voce
contro la mancata assegnazione dei fondi preventivati da parte del
governo: a farsi portavoce del malcontento della categoria è la
Federazione italiane scuole materne, che oggi attraverso una dura nota
si è lamentata del fatto che ad anno scolastico concluso "i contributi
statali previsti dalla finanziaria alle scuole paritarie dell'infanzia,
pari a 130 milioni di euro, nonostante ripetute promesse, ultima quella
del ministro Gelmini di pochi giorni fa, non sono stati ancora
erogati". Ma non solo: secondo la Fisl la situazione dei finanziamenti
alle scuole private è destinata a peggiorare perché al mancato
finanziamento "si aggiunge il taglio di 258 milioni previsto ad oggi
dalla manovra economica in corso e da quanto previsto nel bilancio
triennale per il 2011".
E tutto ciò malgrado "un bambino che frequenti la scuola dell'infanzia
statale - ricorda la federazione - costi allo Stato 6.116 euro all'anno
contro i 584 euro, contributo rimasto immutato dal 2001". La Fism si
rivolge quindi direttamente al ministro dell'Istruzione perché si
adoperi al più presto, anche nei fatti, per "modificare il bilancio
triennale dello Stato 2011-2013, o quantomeno quello del 2011"
evitando, in tal modo, "il rischio di implosione dell'intero sistema
scolastico paritario no profit".
Nei giorni scorsi il sottosegretario all'Istruzione, Giuseppe Pizza,
rispondendo ad una interrogazione dei senatori Antonio Rusconi e
Mariapia Garavaglia (Pd), proprio sui finanziamenti in favore delle
scuole paritarie, aveva assicurato che oltre un mese fa "il Mef ha
autorizzato una variazione di bilancio che consentirà di trasferire
alle Regioni i 130 milioni di euro a sostegno delle scuole paritarie".
Piccata la risposta dell'opposizione: "si tratta esattamente della
stessa cifra erogata nel 2001".
Sempre sulle scuole paritarie, anche il ministro ha espresso di recente
delle rassicurazioni: "dobbiamo garantire ai nostri ragazzi - ha detto
Gelmini durante un convegno sul settore - una buona scuola
indipendentemente che sia statale o paritaria. Forse è venuto il
momento di rivedere, di immaginare un adeguamento della legge 62 che in
alcuni punti appare lacunosa e non in linea - ha concluso il
responsabile del Miur - con il processo di sviluppo del sistema
scolastico e formativo"
(Apcom)
Redazione