Più 11mila euro
arretrati a ottobre. Soddisfatti sindacati e Aran
Dopo quattro anni e mezzo il contratto dei 10mila dirigenti scolastici
italiani è cosa fatta: la firma definitiva, che fa seguito all'ok del
Cdm dello scorso 24 giugno ed il successivo assenso della Corte di
Conti, è stata apposta da Aran ed organizzazioni sindacali su un
ipotesi di testo già sottoscritto dalle due parti nel mese di maggio.
(Apcom)
L'accordo, che riguarda i contratti nazionali di lavoro dell'Area
V per il quadriennio normativo 2006-2009 e i due bienni economici
2006-2007 e 2008-2009, prevede aumenti pari a circa 350 euro lordi
mensili (200 netti comprendenti un'indennità di cosiddetta 'vacanza
contrattuale' già erogata) e la liquidazione degli arretrati, assieme
allo stipendio di ottobre, pari a circa 11mila euro (6mila netti).
Una parte degli aumenti, seppure ridotta rispetto a quanto avrebbe
voluto la parte pubblica, verrà legata alla retribuzione di risultato:
la sua entità verrà decisa, per ogni e comunque se verranno conseguiti
gli obiettivi fissati ad inizio incarico.
Da un punto di vista strettamente normativo, il contratto ha recepito
tutte le indicazioni sulla responsabilità disciplinare (divenute
maggiori) introdotte attraverso il decreto legislativo n. 150/2009, il
cosiddetto decreto Brunetta, valido per tutti i dirigenti della
pubblica amministrazione.
Soddisfazione è stata espressa delle componenti sindacali che hanno
partecipato alla trattativa, compresa l'Anp, il sindacato dei presidi
più rappresentativo, e la Flc-Cgil.
Per Antonio Naddeo, commissario dell'Aran, l'ente che rappresenta la
parte pubblica, con la firma del contratto "si è chiusa una trattativa
complessa che durava ormai da alcuni anni. I dirigenti scolastici
avranno tra breve in busta paga l'adeguamento stipendiale e tutti gli
arretrati dei bienni 2006-2007 e 2008-2009".
Redazione