Dalla senatrice Mariangela Bastico riceviamo.
"Sono convinta che il problema non
stia nell’età degli insegnanti: molti insegnanti di oltre 50 anni sono
motivati, competenti ed appassionati; sono tra i bravissimi insegnanti
su cui si fonda ancora la qualità della scuola pubblica, nonostante gli
scarsi investimenti dello Stato e i micidiali tagli del governo
Berlusconi.
Il problema sta nello scarso ricambio, nell’insufficiente ingresso di
docenti giovani. Di questo sono causa le politiche del governo, in
particolare: i pesantissimi tagli dei docenti, che hanno ridotto
enormemente i posti vacanti e l’immissione in ruolo di giovani
insegnanti."
150 mila assunzioni, definito dalla finanziaria Prodi 2007, avrebbe, se
non fosse stato disapplicato dal governo Berlusconi, abbassato l’età
media dei docenti, stabilizzato tanto personale precario e superato la
permanenza troppo prolungata dei precari nelle graduatorie ad
esaurimento, che toglie la continuità didattica e costringe ad una
continua incertezza tanti docenti.
La manovra Tremonti, attualmente in discussione in Parlamento, innalza
per le donne l’età pensionabile a 65 anni. E questo determinerà una più
prolungata permanenza dei docenti nella scuola, determinando un
ulteriore innalzamento.
Ciò di cui si lamenta tanto spesso la Gelmini – l’età troppo elevata
degli insegnanti italiani, cogliendo un’ulteriore occasione per gettare
fango sugli insegnanti – è dovuto in gran parte alle scelte del governo
di cui la Gelmini fa parte!
Mariangela Bastico
redazione@aetnanet.org