Il Pd definisce
"una vittoria della Civilità" la retromarcia del Governo sui tagli
previsti dalla manovra ai sussidi di disabilità, con rirpristino della
soglia del 74%. "Almeno una delle tante vergogne è stata rimossa. Ora
ci auguriamo che non ne spuntino altre.E' stata vinta - dice il
Responsabile Area Welfare del Pd Beppe Fioroni- una battaglia di
civiltà e rispetto della dignità della persona: grazie alle
associazioni e all'azione del Pd il governo è stato costretto a fare
marcia indietro rispetto a una delle tante norme inique introdotte
nella manovra economica, quella riguardante le disabilità". "Il governo
- sottolinea però la senatrice Maria Pia Garavaglia- ha accolto la
modifica per riportare la soglia di disabilità al 74% %, ma deve essere
chiaro, a prescindere da queste 'soluzioni' ad uso e consumo dei media,
che con questa manovra, in nome di una presunta lotta alle false
invalidità, il governo compromette in modo irreparabile l'intervento
pubblico a favore delle persone invalide, togliendo a scuole ed enti
locali la possibilità di intervenire in loro favore con assegni ed
insegnanti di sostegno. È inutile e immorale che si propagandi come
atto positivo una doverosa correzione e poi si taccia sui tagli che
danneggiano i disabili e le loro famiglie. Oggi, sotto un sole cocente,
in tantissimi hanno sentito il bisogno di manifestare contro queste
vergogne a Roma, sotto la Camera dei Deputati. Si dia loro ascolto e
non si trucchino le carte in tavola". "È stata necessaria una grande
manifestazione di tutte le associazioni dei disabili sotto un sole
cocente, è stata necessaria un'intera mattinata per sottoporre a
votazione il testo 2 del relatore che cancella le ingiuste e vessatorie
norme contro i disabili contenute nel testo originario della manovra e
peggiorate dall'emendamento del relatore. Il Partito Democratico in
commissione Bilancio ha votato a favore, esprimendo disappunto per il
ritardo e soddisfazione per l'approvazione, anche se, nel testo della
manovra, rimangono ancora norme che vanno cancellate o migliorate quali
quelle sulle commissioni per la certificazione della non
autosufficienza dei ragazzi disabili per ottenere gli insegnanti di
sostegno e, più in generale, le norme sull'integrazione scolastica", fa
eco la senatrice Mariangela Bastico". "Il governo deve abbandonare
completamente l'idea di fare cassa sulle persone svantaggiate non
toccando invece coloro che hanno redditi più elevati. È possibile
togliere insegnanti di sostegno o l'assegno d'accompagnamento e non
chiedere un euro in più ai cittadini più abbienti e meno
svantaggiati?", domanda. "L'approvazione dell'emendamento del relatore
che riporta al 74 per cento la soglia di invalidità per l'accesso ai
benefici è una vittoria dell'opposizione, delle associazioni, degli
invalidi e delle loro famiglie. Un atto di civiltà che il governo e la
maggioranza sembravano voler affossare". Lo dichiara la senatrice del
Pd Rita Ghedini che poi continua: "Nonostante l'importantissima
eliminazione di questa norma che avrebbe fatto risparmiare una cifra
risibile, restano aperti due consistenti problemi che riguardano la
vita degli invalidi del nostro Paese e che vanno cancellati dalla
manovra. Innanzitutto quella riguardante gli insegnanti di sostegno.
Attualmente la manovra prevede che il loro reclutamento, per il
prossimo biennio, sia indipendentemente dal numero dei ragazzi disabili
aventi diritto. In secondo luogo, per quel che riguarda la misura sul
blocco delle assunzioni contenuta nella manovra, è doveroso per il
governo precisare che da esso sono esclusi i lavoratori disabili. Si
tratta di due questioni rilevantissime perché - conclude la senatrice
Ghedini - minano la serenità dei cittadini più sfortunati del nostro
Paese e una democrazia compiuta non può accettarle".
(Apcom)
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