L’obiettivo alla
base dell’azione sindacale della Uil, insieme a Cisl, Snals e Gilda,
promotori di iniziative di mobilitazione e di pressione e della
manifestazione nazionale del 15 giugno a Roma, era ed è preciso:
superare e risolvere la questione dell’iniquità per il personale della
scuola legata al blocco degli scatti di anzianità.
Su questo aspetto, gli emendamenti presentati dal relatore in
Commissione al Senato sono coerenti con gli impegni assunti da Tremonti
(utilizzare parte del 30% dei risparmi per gli scatti di anzianità) nel
corso della riunione nazionale dei segretari regionali di Uil Scuola,
Cisl Scuola, Snals e Gilda – sottolinea Massimo Di Menna – e vanno
nella direzione da noi auspicata.Stiamo seguendo con estrema attenzione
il dibattito parlamentare e gli emendamenti del relatore agli articoli
8 e 9 del decreto, letti insieme, definiscono un quadro normativo che
destina l’utilizzo di parte del 30 % dei risparmi come parte
finanziaria per la copertura degli scatti di anzianità (art. 8 comma
14); l’erogazione di tali risorse è finalizzata nei tre anni (art. 9
comma 1) e viene salvaguardata la validità giuridica del triennio per
la progressione di carriera (art. 9 comma 23).
Sulla base di questa impostazione, coerente con gli impegni assunti dal
ministro dell’Economia, i prossimi passaggi dovranno essere –
sottolinea il segretario della Uil Scuola:
- l’approvazione del decreto con relativo emendamento;
- la certificazione delle risorse (che per il 2009 si deve chiudere
rapidamente);
- l’incontro tra ministro dell’Istruzione, ministro dell’Economia e
sindacati scuola finalizzato all’emanazione del decreto per
l’erogazione delle risorse e per dare certezza alle persone di avere
gli scatti di anzianità previsti dal contratto vigente.
Per quanto riguarda la destinazione di tali risorse – precisa Di Menna
- non è previsto alcun livello di contrattazione perché la
finalizzazione è per gli scatti di anzianità legati ad un contratto già
vigente.
L’impegno della Uil Scuola resta forte – aggiunge Di Menna – ed è
rivolto a far sì che le somme individuate vengano certificate il più
rapidamente possibile e che si apra il confronto per la trattativa per
la valorizzazione.
Resta – conclude Di Menna - da affrontare la questione degli anni a
partire dal 2013, che comunque si dovrà definire contrattualmente,
visto che è proprio per via contrattuale che sono definiti gli aumenti
per il personale della scuola.
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