Giusto Scozzaro, segretario della Flc Cgil Sicilia, invia un atto di diffida al direttore regionale Gudio Di Stefano per sospendere i provvedimenti sugli organci della scuola secondaria di secondo grado. 

FLC CGIL SICILIA SCUOLA
DIFFIDA DELLA FLC A DI STEFANO: “SOSPENDA IN SICILIA PROVVEDIMENTI SU SCUOLA SECONDARIA”

Palermo, 1° luglio 2010
 La Flc Cgil siciliana ha inviato una diffida al direttore scolastico regionale, Guido Di Stefano, per chiedergli di sospendere in Sicilia i provvedimenti ministeriali sulla scuola secondaria. Nella lettera, firmata dal segretario generale Giusto Scozzaro e dall’avvocato Roberto Croce, il sindacato parla di “scelte che stanno compromettendo il sistema di istruzione”, rispetto alle quali “e’ possibile fare un passo indietro bloccando questa pericolosa deriva della scuola pubblica”. Il sindacato rileva che “sia le iscrizioni al primo che al secondo ciclo si sono svolte in una situazione di incertezza per le famiglie e per gli studenti: cosa molto grave in termini di responsabilita’ e di trasparenza”. “Gli studenti delle primarie- scrive Scozzaro- si sono trovate infatti davanti a un’offerta oraria indeterminata perche’ condizionata dalle disponibilita’ di organico. E per quelli della secondaria- aggiunge- la scelta e’ avvenuta al buio
sulla base di atti non definitivi”. Per quanto riguarda i lavoratori il sindacato rileva che “si sta procedendo alla determinazione degli organici della scuola secondaria in una situazione di grande confusione, con procedure affrettate, cosa che potrebbe far nascere anche contenziosi tali da mettere in discussione l’avvio del prossimo anno scolastico”. La Flc sottolinea che tutto sta peraltro avvenendo “sulla base dei decreti interministeriali sulle dotazioni organiche (su Ata e docenti), che sono affetti da profili di palese illegittimita’” . E ricorda che su questo tema, in relazione a uno dei tanti ricorsi , si e’ gia’ espresso il Tar del Lazio, concedendo una sospensiva, che analogo ricorso presentato dalla Flc Cgil sara’ discusso il 5 agosto e che “difficilmente potra’ avere esito diverso”.
2010 dac


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