La nostra martoriata scuola siciliana, dopo aver subito i tagli del
ministro Gelmini e lo scadimento del suo livello culturale complessivo,
ha dovuto anche sopportare la paradossale vicenda del concorso a
preside che tanto ha fatto discutere negli ultimi tempi. Strana vicenda
per un Paese normale, ma non nell'Italia delle raccomandazioni.
Dopo la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa della
Regione Siciliana, che ha annullato il concorso dei dirigenti
scolastici dell'Isola per vizi sia sostanziali che formali nelle
procedure (un esempio per tutti: tre minuti come tempo medio di
correzione delle prove), e dopo il nuovo bando voluto dal direttore
generale Guido Di Stefano, giorno 11 giugno scorso è stato nominato
commissario ad acta il magistrato Chiarenza Millemaggi, ultimo
atto con cui si dovrebbe chiudere un contenzioso lungo 3 anni che
vede coinvolti i dirigenti scolastici attualmente in carica e i loro
colleghi ricorrenti.
Con tale provvedimento siamo però alla fine della vicenda, considerato
come la sentenza emessa dal giudice imponga che il concorso debba
essere ripetuto, tanto che già sono state fissate le date delle prime
prove scritte, il 14 e 15 ottobre prossimi. La decisione
giurisdizionale dovrà quindi essere rispettata da tutti, anche da quei
politici siciliani che si stanno affannando a confezionare una leggina
ad hoc buona per alimentare le proprie clientele. Nonché a ledere
gli interessi complessivi della comunità.
In Sicilia non vi sono quasi più concorsi, ma impera la chiamata
diretta. In un momento in cui sembra esservi tanta severità nei
confronti dei giovani che affrontano in questi giorni gli esami di
Stato, è giusto che lo stesso valga pure per i docenti e i presidi.
Ripetere le prove dei dirigenti scolastici, quindi, darà maggiore
dignità ai vincitori e maggiore autorevolezza alle nostre scuole, in
maniera che non si possa metterne in dubbio le qualità.
Insomma, nessun intento persecutorio nei confronti di chi è attualmente
in carica, ma è evidente come solo l'assoluta trasparenza delle
procedure di selezione dei dirigenti possa dare valore alla scuola
siciliana, il cui compito primario è di fondamentale importanza per lo
sviluppo della nostra terra: formare cittadini realmente preparati alle
sfide dell'avvenire. Un obiettivo che va ben oltre le quotidiane beghe
politiche dell'Isola.
Dr Enzo D'Agata
Componente VI Commissione Consiliare - Cultura e Pubblica Istruzione
della Provincia Regionale di Catania Gruppo Consiliare “Con Nello
Musumeci per la Provincia”
Tel. 095/4011673 – Fax 095/401- Via Prefettura, 14 - 95124-Catania