Sicilia, avviate audizioni sindacati su DDL assunzioni
16 febbraio 2005 - ADNKRONOS
E' partito ieri l'esame del ddl, presentato dal deputato regionale dell'Udc,
Giuseppe Franchina, che prevede l'assunzione a tempo indeterminato del personale
docente, educativo ed ata nella Regione Siciliana
La commissione legislativa Cultura e lavoro ha avviato le prime audizioni. ''Con
la seduta di questa mattina - spiega Franchina - e' partito l'iter parlamentare
di una legge tanto attesa che puo' dare finalmente certezze al personale
impegnato nella scuola. L'incontro di oggi ci e' servito per illustrare ai
sindacati la natura innovativa del provvedimento legislativo. Il disegno di
legge e' stato valutato con entusiasmo e sono state formulate delle proposte di
modifica che verranno esaminate dalla commissione sin dalla prossima seduta''.
Disegno di legge presentato dall'On Franchina Giuseppe (Deputato ARS gruppo UDC,
componente I commissione affari istituzionali, componente ufficio di presidenza
del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione) all'ARS in data 28/12/2004,
che prevede per la Regione Sicilia (estesibile a tutto il terittorio nazionale)
l'immissione in ruolo del personale precario docente, educativo ed ATA
Deputato nella Legislatura: XIII
Nato a Galati Mamertina (ME) il 27-10-1949
Laurea in pedagogia Docente materie letterarie
XIII Legislatura
Dati Legislatura
Eletto nella lista: La Margherita Con Rutelli
Collegio: Messina, con voti 3.717 di preferenza su 23.650 di lista (15,72%)
Iscritto al gruppo: Unione DemocraticaCristiana e di Centro
Note: Subentrato all'On.le Giuseppe D'Andrea, deceduto. Si è insediato nella
carica nella seduta dell'ARS n. 10 del 25 settembre 2001
Cariche Assunte
dal 11-01-2002 Componente Commissione I - Affari Istituzionali
Attività Parlamentare (primo firmatario)
Disegni di Legge [1]
Interrogazioni Parlamentari [1]
Interpellanze Parlamentari [0]
Mozioni [0]
Ordini del giorno [0]
Attività Parlamentare (cofirmatario)
Disegni di Legge [16]
Interrogazioni Parlamentari [2]
Interpellanze Parlamentari [1]
Mozioni [6]
Ordini del giorno [11]
ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DISEGNO DI LEGGE - VOTO AI SENSI DELL'ART. 18
DELLO STATUTO
PRESENTATO DAL DEPUTATO: GIUSEPPE FRANCHINA
IL 28 DICEMBRE 2004
NORME PER L'ASSUNZIONE CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO DEL PERSONALE
DOCENTE, EDUCATIVO ED ATA, INSERITO NELLE GRADUATORIE DEI CONCORSI PER ESAMI E
TITOLI E NELLE GRADUATORIE PERMANENTI PROVINCIALI DELLA REGIONE SICILIA.
Onorevoli colleghi,
Il disegno di legge che si sottopone alla vostra attenzione propone contenuti
altamente innovativi nella realizzazione di una idea di federalismo regionale
coerente con le esigenze del territorio e di grande impatto sulla realtà
dell'organizzazione scolastica in Sicilia, quindi, di alto interesse sociale.
Le politiche sul lavoro e quelle di sostegno all'istruzione, alla formazione e
gli interventi ad esse collegati costituiscono un nodo cruciale per le pubbliche
istituzioni, un nodo che appare ancora più essenziale nel momento in cui il
nostro Paese, la società ed i mercati internazionali richiedono competenze
sempre più qualificate.
Il progetto di riforma federale dello Stato accresce le prerogative delle
Regioni in materia di istruzione e formazione, avviamento e mercato del lavoro.
E' questo un tema che la nostra Regione assume come prioritario, sia per dotarsi
in futuro di piani organici certi e di personale effettivamente in grado di
formare giovani preparati e pronti ad affrontare con capacità e sicurezza nei
propri mezzi le sfide di un mondo in continua trasformazione, sia per realizzare
il loro stabile inserimento nel mondo del lavoro.
Il diritto al lavoro così come il diritto allo studio sono cardini del nostro
ordinamento e vanno compiutamente realizzati per la completa promozione della
persona umana. Essi rappresentano, infatti, la base dell'educazione sociale e
sono riconosciuti dagli artt. 4 e 34 della Carta Costituzionale e da altre
disposizioni di legge che gli apprestano forme specifiche di tutela. Pertanto,
l'adozione di questa nuova normativa consentirebbe di soddisfare più
efficacemente questi diritti, fornendo le singole scuole del personale
necessario con lavoro stabile.
Il problema del precariato del personale della scuola incide sul funzionamento
del sistema nazionale di istruzione e formazione, sulla qualità dell'offerta
formativa rivolta ai giovani e sull'efficienza dell'amministrazione scolastica.
Già da qualche tempo si è registrata una particolare attenzione alla questione
del precariato nella scuola e vari sono stati i tentativi da parte del
legislatore statale di regolamentare una materia, purtroppo, mai approdata ad
una definitiva risoluzione del problema.
Ricordiamo per tutte, a livello nazionale, la Legge 124 del 3 maggio 1999, che
ha previsto, a fianco della graduatoria di merito dei concorsi, l'istituzione di
una graduatoria provinciale permanente organizzata a fasce, utile sia per le
assunzioni a tempo indeterminato sia per il conferimento delle supplenze annuali
da parte dei Provveditori, e la Legge 333 del 20 agosto 2001, che snellisce il
sistema delle fasce e annulla la ormai antiquata distinzione tra servizio
pubblico e servizio privato.
In ultimo, il D.M. del 29 luglio 2004, rappresenta un tentativo di conciliazione
di diverse istanze provenienti dai lavoratori della scuola attraverso un nuovo
sistema di valutazione dei titoli. La successiva assunzione a tempo
indeterminato di circa 15000 unità a livello nazionale, di cui circa 1200 in
Sicilia, non è risultata sufficiente a colmare il fabbisogno di personale nelle
scuole statali di ogni ordine e grado ed il previsto piano triennale di
assunzioni a tempo indeterminato rischia di essere vanificato dalle esigenze di
contenimento della spesa pubblica.
Come è evidente a fronte di queste cifre, insufficienti a coprire il fabbisogno
del docenti di ruolo negli organici delle scuole siciliane, si sta verificando
un aumento dei posti della Dotazione Organica Provinciale messi a supplenza
annuale, che arrivano ormai a coprire una buona parte delle cattedre
disponibili. Questo fenomeno investe le istituzioni scolastiche di ogni ordine e
grado sia riguardo ai posti comuni sia riguardo ai posti di sostegno.
La presente normativa si propone di ottenere in Sicilia la progressiva
sostituzione degli attuali contratti a tempo determinato con contratti a tempo
indeterminato per la copertura dell'80% dei posti vacanti e disponibili
attualmente messi a supplenza annuale, secondo quanto disposto dalla L. 333/01.
I benefici di questa proposta di legge ricadrebbero anche sugli studenti e sulle
loro famiglie, in quanto una maggiore stabilità nella presenza dei docenti nel
corso degli anni consentirebbe di stabilire dei percorsi educativi e di crescita
più organici e senza i continui cambiamenti dovuti alla endemica mobilità dei
precari, favorendo così la riduzione della dispersione scolastica. In tal senso,
una maggiore stabilità del docente nel percorso formativo riveste un
significativo valore didattico - educativo.
Tale disegno di legge consentirebbe inoltre di implementare l'attività del Piano
dell'Offerta Formativa delle istituzioni scolastiche, formando in tal modo un
organico completo e strutturato adeguatamente, secondo le diverse esigenze della
scuola, sin dall'inizio dell'anno scolastico, evitando un inutile dispendio di
tempo ed energie nel reperimento annuale del personale docente, educativo ed ATA.
Ciò permetterebbe di diminuire e ottimizzare il lavoro degli uffici del C.S.A.,
che sono tenuti a svolgere attualmente tali operazioni nei periodi in cui tutte
le procedure per un regolare inizio dell'anno scolastico devono essere concluse
nei termini di legge.
Il disegno di legge ha anche la finalità di garantire ai nuovi assunti quella
serenità economica derivante da entrate mensili stabili, necessarie alla
formazione di nuovi nuclei familiari importanti per la futura società siciliana.
Tale logica, esaltando l'autonomia delle organizzazioni scolastiche e favorendo
la promozione della classe docente, avvantaggerebbe le istituzioni scolastiche e
tutta la comunità.
Il valore innovativo di questo disegno di legge è costituito dal delinearsi di
una soluzione nuova e di forte impatto, volta a coniugare le primarie esigenze
del personale scolastico con quelle di contenere l'impegno economico dello
Stato, e ciò nella prospettiva di risolvere esigenze importanti per il
territorio siciliano.
Il principio economico cardine del D.d.l. si basa sul differimento, con
dilazione entro i successivi dieci anni, dei benefici economici derivanti dal
riconoscimento dei servizi pre-ruolo nella ricostruzione di carriera.
Tale riconoscimento costituisce l'aspetto più oneroso per lo Stato, impedendo di
fatto l'assunzione a tempo indeterminato del personale. Inoltre, gli oneri
relativi alle indennità di disoccupazione (sostenuti dall'Inps) e al pagamento
del TFR (sostenuto dall'INPDAP) con l'assunzione a tempo indeterminato del
personale precario risulterebbero notevolmente ridotti.
L'entrata in vigore delle disposizioni del presente progetto e l'utilizzazione
degli istituti previsti favorirebbero un processo di trasformazione della
qualità dell'istruzione e della formazione nella nostra Regione, stabilizzando
il lavoro e così valorizzando le risorse umane quale mezzo per un'efficace
risposta ai bisogni della collettività.
Art. 1
(Finalità)
1. La Regione Sicilia riconosce e valorizza, in attuazione dei principi sanciti
dagli artt. 4 e 34 della Costituzione Italiana, il diritto al lavoro e allo
studio, inteso anche come diritto ad una qualità della didattica garantita da
continuità e certezza di personale scolastico per soddisfare le varie esigenze
di istruzione e formazione.
Art. 2
(Obiettivi della politica scolastica regionale)
1. Per la valorizzazione delle finalità di cui all'articolo 1 la Regione
promuove l'adozione di politiche organiche volte a:
a) rimuovere gli ostacoli di ordine economico che rendono difficoltosa
l'assunzione a tempo indeterminato di nuovo personale nelle scuole statali di
ogni ordine e grado, attraverso la creazione di un Fondo Scolastico Regionale;
b) promuovere la piena realizzazione dell'autonomia delle istituzioni
scolastiche (L. 59/97) consentendo alle stesse una tempestiva organizzazione e
progettazione che innalzi la qualità dell'offerta formativa.
Art. 3
(Norme attuative)
1. Per le finalità e gli obiettivi di cui agli artt. 1 e 2 della presente legge,
l'Ufficio Scolastica Regionale del MIUR, di concerto con l'Assessorato ai BB.CC
e Pubblica Istruzione della Regione Sicilia, attiverà a partire dall'anno
scolastico 2005/2006, con gradualità nell'arco di un triennio scolastico,
contratti a tempo indeterminato per il personale docente, educativo ed ATA, a
copertura dell'80% dei posti totali disponibili attualmente ricoperti dal
personale incaricato, di nomina annuale da parte dei Dirigenti dei C.S.A. di
ogni singola provincia.
2. Il numero dei posti stabiliti per le immissioni a tempo indeterminato per il
personale docente, educativo ed ATA viene ripartito a metà tra le graduatorie
dei concorsi per esami e titoli- ovvero in casa di mancata indizione, tra le
graduatorie dei precedenti concorsi - e le graduatorie permanenti di cui alla
legge 3 maggio 1999, n. 124.
3. Qualora la graduatoria di un concorso per esami ed titoli sia esaurita e
rimangano posti ad essa assegnati, questi vengono assorbiti dalla corrispondente
graduatoria permanente provinciale e viceversa.
4. Tutti i contratti a tempo indeterminato disciplinati dal presente
provvedimento vengono attuati secondo i principi sanciti dalla vigente normativa
nazionale.
Art. 4
(Requisiti degli aspiranti ai contratti a tempo indeterminato)
1. Gli aventi diritto alla stipula dei contratti a tempo indeterminato sono:
a) Il personale docente, educativo ed ATA inclusi nella graduatoria dei concorsi
per esami e titoli collocati in posizione utile all'assunzione;
b) Il personale docente, educativo ed ATA inserito nelle graduatorie provinciali
permanenti alla data di approvazione della presente Legge collocati in posizione
utile all'assunzione;
c) Nelle assunzioni a tempo indeterminato si dovrà tenere conto delle quote di
riserva previste dalla Legge 12/3/99 n. 68 nonché delle chiamate dirette a
favore delle vittime della criminalità, da effettuarsi nell'ambito dell'aliquota
prevista per le riserve.
Art. 5
(Condizioni di applicabilità)
1. Al personale docente, educativo ed ATA avente diritto alla stipula del
contratto a tempo indeterminato, destinatario del presente provvedimento, sarà
garantito l'inquadramento dell'anzianità giuridica ed economica maturata, mentre
i benefici economici derivanti dal provvedimento di ricostruzione di carriera
saranno corrisposti nell'arco di dieci anni.
Art. 6
(Determinazione del contingente annuale)
1. Il contingente annuale da determinarsi ai fini della stipula dei contratti a
tempo indeterminato viene programmato dalla Ufficio Scolastico Regionale di
Palermo del MIUR, sulla base delle previsioni annuali di tutti i posti
disponibili nelle scuole statali di ogni ordine e grado, nella misura non
superiore all'80% dei posti.
2. Ai fini della determinazione delle disponibilità sull'organico complessivo
dovranno essere effettuate le operazioni di mobilità del personale scolastico
già titolare di contratto a tempo indeterminato, così come stabilito dalla
normativa nazionale.
Art. 7
(Norme finanziarie)
1. La Regione Sicilia e gli assessorati competenti si impegnano, attraverso la
costituzione di uno specifico fondo, a garantire gli oneri derivanti
dall'adozione del presente provvedimento senza che questo gravi per l'eccedenza
sui capitoli di spesa corrente dell' Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia
e del MIUR.
2. Per le necessità di cui al precedente comma, viene istituito presso la
Regione Sicilia un Fondo Scolastico Regionale per il quale vengono stanziati €
....................... provenienti dalla quota annuale di bilancio della
Regione destinata all'istruzione e alla formazione professionale.
Art. 8
(Pubblicazione)
1. La presente legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione
Siciliana ed entrerà in vigore il giorno successivo a quello di pubblicazione.
On. Franchina Giuseppe