La prova Invalsi, unica
per tutto il territorio nazionale (sic!), esca definitivamente dalle
prove di esame della scuola secondaria di primo grado e sia fatta
eventualmente a campione, a metà anno scolastico, corretta a livello
centrale e somministrata da esterni alla scuola. Dobbiamo
intraprendere una lotta culturale, politica, sindacale, legale,
affinché sia raggiunto questo obiettivo già dal prossimo anno
scolastico. Le prove dovranno dare un
quadro statistico delle scuole del Paese, ma non dei ragazzi e delle
ragazze alla conclusione del primo ciclo di studio in sede di esame,
sottoposti a ben 5 prove scritte.
Libero Tassella
libero.tassella@fastwebnet.it
La prova Invalsi, unica per tutto il territorio nazionale (sic!), esca
definitivamente dalle prove di esame della scuola secondaria di primo
grado e sia fatta eventualmente a campione, a metà anno scolastico,
corretta a livello centrale e somministrata da esterni alla scuola.
Dobbiamo intraprendere una lotta culturale, politica, sindacale,
legale, affinché sia raggiunto questo obiettivo già dal prossimo anno
scolastico. Le prove dovranno dare un quadro statistico delle scuole
del Paese, ma non dei ragazzi e delle ragazze alla conclusione del
primo ciclo di studio in sede di esame, sottoposti a ben 5 prove
scritte.
Il prossimo anno, se le cose rimarranno ferme, se non usciranno
definitivamente dalle prove di esame; le prove Invalsi dovrebbero
essere rinviate al mittente e ai candidati sarà assegnato il massimo
dei voti in questa prova. Ormai bisogna arrriivare alla disobbedienza
civile, con l'unità di tutti, docenti ma anche dirigenti scolastici;
c’è la necessità di reagire a questa impostazione neo centralista di
una scuola autonoma, una scuola per scelte governative ( mancanza i
investimenti nei decenni) non omogenea nelle province e nelle singole
zone delle province stesse e/o delle aree metropolitane ( es. Napoli
zona Posillipo, Napoli zona Sanità), una scuola ormai senza più
qualità, ridotta in alcuni casi al contenimento del disagio
socioculturale e a volte unico presidio alla delinquenza minorile, il
tutto a spese della salute mentale e fisica degli insegnanti. Vedi il
recente episodio della Scuola media S. Alfonso dei Liguori di Napoli,
dove la Preside, durante gli esami, è stata aggredita selavaggiamente
)( prognosio 10 giorni) da un genitore pregiudicato, ora restituito
alle patrie galere.
Non c’è nulla di più aberrante, per citare Don Milani, che imporre una
prova uguale tra disuguali; la prova INVALSI putroppo lo fa.
Libero Tassella libero.tassella@fastwebnet.it