Onorevoli Signori Ministri
Leggo con soddisfazione delle
lodevoli buone intenzioni affidate al progetto culturale e politico
LIBERAMENTE , che “guarda il futuro e progetta il domani”.
Mi unisco al corale plauso per
l’iniziativa e le proposte e mi permetto sollecitare un sollecito avvio
al progetto pensando ai più piccoli, alla loro formazione integrale e a
“tempo pieno” : servizio proposto e previsto dagli ordinamenti, ma di
fatto negato e precluso a tanti che ne fanno richiesta
autorizzata.
Nel corrente anno scolastico abbiamo attivato due classi e tempo pieno
ed il servizio è stato lodevole e molto apprezzato dai genitori, con
positivo rendimento scolastico dei 50 bambini.
In fase di iscrizioni per il
prossimo anno abbiamo accolto la domanda di ben 77 genitori, e quindi
abbiamo richiesto all’USP di attivare tre classi a tempo pieno,
invece ne è stata assegnata soltanto una e quindi dobbiamo scegliere
soltanto 25 alunni e agli altri 52 cosa dobbiamo rispondere?
Qui nasce il domani della
società. Qui le garanzie di un modello di nuova politica che diventa
servizio e attenzione ai bisogni della gente che lavora e costituisce
una garanzia di formazione sicura e controllata dagli stessi docenti di
classe e non da baby setter e bandanti rumene, per quei bambini i
cui genitori lavorano e sono costretti a lasciarli a casa.
Non è poi così difficile utilizzare al meglio le risorse già
disponibili dei docenti soprannumerari nelle prime classi a
tempo pieno della scuola
primaria
Tali docenti, che hanno perduto il posto nelle sedi di titolarità, ma,
essendo di ruolo, hanno il diritto del mantenimento in servizio e
quindi dovranno essere ugualmente impegnati nella scuola e pagati dallo
Stato.
Quale forma migliore di corretta e funzionale utilizzazione delle
risorse disponibili, pur nelle difficoltà economiche del momento?.
Attendiamo fiduciosi un cortese e sollecito riscontro alla presente
istanza e “liberamente” vi chiediamo di darci una risposta
che sia “sociale” e “politica”.
E’ questa un’esigenza diffusa in diverse città dell’Isola ed il
servizio pubblico dovrebbe essere “liberamente” fruito dai cittadini e
dalle Istituito “liberamente” prestato.
A Voi, Ministri, ma anche “genitori lavoratori” affidiamo
la richiesta di tanti genitori lavoratori che chiedono alla
scuola un servizio scolastico a”tempo pieno” nella scuola primaria.
In attesa di cortese riscontro,
porgo distinti ossequi.
A nome dei 154 genitori dei 77
bambini iscritti in questa scuola
IL PRESIDE
Giuseppe Adernò