Matthew Nagle è infatti la prima cavia umana del neuro-chip
chiamato
BrainGate e prodotto
Cyberkinetics,
Massachusetts, dopo 10 anni di ricerche compiute nei laboratori del dipartimento
di Neuroscienza della Brown University.
Matthew può così controllare il televisore o giocare col computer, impartendo i
comandi direttamente dal pensiero attraverso questo chip di 2 millimetri, che
gli è stato impiantato sulla corteccia motoria sopra l'orecchio destro.
BrainGate nasce da un'intuizione: molte persone con disturbi motori emettono dal
proprio cervello dei comandi perfettamente integri. BrainGate si occupa quindi
di raccogliere i segnali della corteccia motoria, interpretarli e quindi
produrre dei segnali di output verso un computer, bypassando i nervi paralizzati
che non potrebbero tradurre gli impulsi in movimento.
BrainGate sarà presto testato su altre 4 persone. Insomma, si avvicina sempre
più la fanta-cibernetica del film
Firefox in
cui il pilota militare interpretato da Clint Eastwood comandava
il suo aereo spia invisibile con il solo pensiero. Peccato però che proprio
l'industria militare sia con molte probabilità uno dei clienti più
attenti a tali sperimentazioni. Non è un caso che tra i fondatori della Brown
University compaia la Defence Advanced Research Projects Agency (DARPA)
del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, interessata da anni alle
applicazioni militari direttamente collegate con l'interazione tra macchina e
cervello.