Si
tratta a tutti gli effetti di un aumento dell’età di pensionamento che
avrà impatto soprattutto sulle donne.
La normativa vigente prevedeva delle finestre di uscita “fisse”,
quattro per vecchiaia e due per anzianità, a partire dalla data di
maturazione del diritto.
Per quel che riguarda l’anzianità, gli
effetti sono meno marcati in quanto l’attesa era comunque di circa sei
mesi: un dipendente che avesse maturato il diritto tra il gennaio 2011
e il giugno 2011 poteva uscire solo nel gennaio 2012, mentre ora uscirà
in uno dei mesi compresi tra il febbraio 2012 e il giugno 2012.
L’attesa media è prolungata di circa tre mesi. Da notare che anche coloro che potevano
pensionarsi ad età inferiori a quelle della normativa grazie ai famosi
40 anni di contributi saranno ora costretti ad aspettare in media
sei-sette mesi o anche un intero anno. (di Agar Brugiavini http://www.lavoce.info/articoli/-pensioni/pagina1001749.html)
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