"La manovra correttiva dei conti pubblici impone al
personale della scuola un triplo balzello: blocco del contratto, blocco
degli aumenti per anzianità, riduzione permanente dei trattamenti
previdenziali". Così, in una nota unitaria, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e
Gilda Unams annunciano la manifestazione nazionale del prossimo
15 giugno al Teatro Quirino di Roma contro
gli effetti della manovra economica sulla scuola.
"Il blocco delle anzianità - continuano i sindacati - comporta una
riduzione dello stipendio di 1.000 euro l'anno per un collaboratore
scolastico e da 2.000 a oltre 3.000 euro per un insegnante, mentre un
dirigente statale con uno stipendio di 100.000 euro l’anno paga solo
500 euro. Il personale della scuola non rivendica privilegi, ma il
diritto a essere trattato con equità". (Labitalia)
(Labitalia) - "La manovra
correttiva dei conti pubblici impone al personale della scuola un
triplo balzello: blocco del contratto, blocco degli aumenti per
anzianità, riduzione permanente dei trattamenti previdenziali". Così,
in una nota unitaria, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda
Unams annunciano la manifestazione nazionale del prossimo 15 giugno al
Teatro Quirino di Roma contro gli effetti della manovra economica sulla
scuola.
"Il blocco delle anzianità - continuano i sindacati - comporta una
riduzione dello stipendio di 1.000 euro l'anno per un collaboratore
scolastico e da 2.000 a oltre 3.000 euro per un insegnante, mentre un
dirigente statale con uno stipendio di 100.000 euro l’anno paga solo
500 euro. Il personale della scuola non rivendica privilegi, ma il
diritto a essere trattato con equità".
Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda Unams intendono
contrastare queste misure "con una forte mobilitazione dei lavoratori
della scuola perché in Parlamento vengano approvate le necessarie
modifiche al testo di legge". "In contemporanea - concludono i
sindacati - con la manifestazione nazionale al Teatro Quirino, si
svolgerà un sit-in dei sindacati della scuola davanti al Senato".