Secondo il segretario della Flc-Cgil, Domenico Pantaleo, il governo per
legittimare i tagli agli stipendi dei pubblici dipendenti sta tentando
di dividere i lavoratori tra privilegiati e non: "ma quel che è ancora
più inaccettabile - ha detto oggi il sindacalista - è che vengano
utilizzati e diffusi dati non rispondenti alla realtà per giustificare
una manovra iniqua. Il fine non giustifica i mezzi".
Il leader dei lavoratori della conoscenza definisce "falsa"
l'affermazione del governo secondo cui pubblici dipendenti hanno
ottenuto negli ultimi dieci anni aumenti pari al 40%: "nel comparto
scuola, che rappresenta oltre un terzo dei lavoratori pubblici, siamo
in grado di dimostrare - sottolinea Pantaleo - che gli aumenti in
nessun caso hanno superato il 24,53% negli ultimi dieci anni, in
coerenza, quindi, con l'inflazione".
Il sindacalista della Flc-Cgil reputa anche "paradossale che non si
faccia alcun riferimento all'erosione fiscale che intacca le loro
retribuzioni: chiederemo ai lavoratori di inviare le loro buste paga al
governo per testimoniare, se mai ce ne fosse bisogno, che i
privilegiati sono da cercare altrove. La manifestazione nazionale di
domani - conclude Pantaleo - rappresenterà una risposta forte contro il
massacro dei servizi pubblici e dei diritti dei lavoratori". (Apcom)
Redazione