INFO COBAS
10 GIUGNO 2010
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1 - SI ESTENDE LO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI
2 - INDICAZIONI SULLO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI
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1 - SI ESTENDE LO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI
LA FINANZIARIA RUBA A DOCENTI ED ATA 30 MILA EURO IN MEDIA
IL 10 E 11 GIUGNO FERMI GLI SCRUTINI IN VENETO, PUGLIA E MARCHE
L’11 E IL 12 IN SARDEGNA ED UMBRIA
Ora che abbiamo in mano le Relazioni che al Senato accompagnano la
Finanziaria-massacro è lampante che, se i suoi disastri coinvolgono
tutto il PI e i servizi sociali, per la scuola si profila una
catastrofe economica senza precedenti o paragoni. Il blocco per tre
anni degli scatti di anzianità (i “gradoni”), che non verranno più
recuperati, provocherà un furto medio di 30 mila euro per l’intera
carriera di docenti ed ATA, con punte di 45 mila euro (90 milioni di
vecchie lire!!). Dal sanguinario provvedimento il governo ricaverà
oltre 20 miliardi di euro. Si ingigantiscono così le ragioni dello
sciopero degli scrutini e di tutte le attività scolastiche convocato
dai COBAS, che, dopo l’eccellente inizio del 7-8 giugno (un migliaio di
scrutini bloccati in Emilia-Romagna, Calabria e prov. Trento),
coinvolge oggi (10 giugno) e domani il Veneto, Puglia e Marche, e
l’11-12 giugno Sardegna e Umbria.
Nel Veneto sono bloccati oggi gli scrutini di moltissime scuole
superiori, in particolare nelle province di Venezia (in molte, come il
Benedetti, l’Istituto d’Arte, il Liceo Artistico, lo Scientifico e il
Nautico di Venezia, gli ITIS Zuccante di Mestre e Volterra di S.Donà di
Piave o l’IPSIA D’Alessi di Portogruaro salteranno tutti gli scrutini)
e di Padova (completamente bloccati l’ITC Calvi, l’ITIS Marconi, il
Modigliani, Leonardo da Vinci e Newton, il Selvatico e, a Cittadella,
il Lucrezio Caro). Tanti docenti ed ATA parteciperanno versando 10 euro
alla Cassa di Resistenza per risarcire gli scioperanti della
trattenuta. In varie scuole secondarie di primo grado e primarie, lo
sciopero bloccherà la consegna delle schede alle famiglie; ed l’11
giugno alle ore 11 a Venezia, manifestazione davanti all’Ufficio
Scolastico Regionale.
Mobilitazione di docenti ed ATA anche in Puglia, in particolare nelle
province di Bari - dove stamattina (10 giugno ore 10) i
lavoratori/trici manifestano davanti all’Ufficio Scolastico Regionale -
Brindisi, Taranto e Lecce. Iniziative variegate si svolgeranno anche
nelle Marche. Domani (11 giugno alle ore 10) i COBAS e i precari di
Cagliari in sciopero manifesteranno davanti alla Direzione Scolastica
regionale e bloccheranno centinaia di scrutini.
Lo sciopero proseguirà il 14-15 giugno in Piemonte, Lombardia, Liguria,
Valle d’Aosta, Friuli Venezia-Giulia, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise,
Campania, Basilicata, Sicilia e la Provincia di Bolzano. Anche tali
scioperi saranno accompagnati da manifestazioni, al Ministero della
Pubblica istruzione (Roma, 14 giugno ore 10) e agli Uffici Scolastici
Provinciali e Regionali.
Ricordiamo che i COBAS hanno convocato gli scioperi per la
cancellazione dei 41 mila tagli di posti di lavoro nella scuola e della
Finanziaria-massacro, per annullare il blocco degli scatti “di
anzianità”, che deruba docenti ed ATA di 30 mila euro in media, e
quello dei contratti, il furto delle liquidazioni e l’allungamento
dell’età pensionabile; per l’assunzione a tempo indeterminato dei
precari/e, massicci investimenti nella scuola pubblica che consentano
il funzionamento degli istituti, l’annullamento della “riforma” delle
superiori, la restituzione a tutti/e del diritto di assemblea.
NO ALLA DISTRUZIONE DELLA SCUOLA, ALLA FINANZIARIA-MASSACRO, AL FURTO
DI DECINE DI MIGLIAIA DI EURO A DOCENTI ED ATA
Piero Bernocchi portavoce nazionale COBAS
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2 - INDICAZIONI SULLO SCIOPERO DEGLI SCRUTINI
Lo sciopero è indetto per due giorni per tutto il personale dirigente,
docente e ATA (di ogni ordine e grado).
È chiaro che non chiediamo a nessuna/o di svenarsi con due giorni di
trattenute, soprattutto in questa situazione di salari infami, ma di
cercare di trovare tutti i meccanismi per rendere lo sciopero più
visibile con il minimo sforzo economico.
Quindi per le/i docenti di scuola materna (ed in parte per le
elementari) e per gli ATA il massimo che possiamo chiedere è che si
faccia uno dei due giorni di sciopero.
Inoltre, anche in questi casi si possono formare casse di resistenza e
CHIUDERE le scuole con il minimo sforzo. Faccio due esempi.
In una scuola materna con 4 sezioni vi sono in servizio 2 collaboratori
scolastici e 4 insegnanti e perché la scuola non si apra basta che a
scioperare sia il/la collaboratore/trice in servizio alla prima ora. In
tal caso la trattenuta di circa 60 Euro divisa in 10 persone sarà di
circa 6 Euro pro capite al giorno.
Nella mia scuola (circolo didattico su una sola sede) avevamo già
calendarizzato gli scrutini a settembre per il 14, 15 e 16 giugno e,
quindi, tali sono rimasti ma proporrò ai 4 collaboratori in servizio di
scioperare ed il costo sarebbe di circa 240 Euro per un giorno e 480
Euro per due giorni.
Se in 20 persone fossimo d'accordo chiuderemo la scuola per un giorno
con 12 Euro procapite e per 2 giorni con 24 Euro.
Tenete presente che per gli scrutini delle scuole elementari non vi è
alcuna limitazione perché le classi quinte, anche se sono classi
terminali, non sono più interessate agli esami e, quindi, si può
scioperare senza problemi.
Negli altri ordini di scuola (medie e superiori) le/i docenti sono
tenute/i ad espletare gli scrutini delle terze medie e delle quinte
superiori ma possono scioperare gli ATA (sia amministrativi che tecnici
e collaboratori scolastici) i quali renderebbero problematiche le
attività in tali giornate e con l'adesione dei collaboratori/trici
scolastici/che si potrebbe addirittura chiudere la scuola.
Infatti, nessuno può vietare lo sciopero degli ATA ove i DS non abbiano
avviato le procedure per il cosiddetto contingentamento che, a quanto
mi consta, non sono state effettuate da alcun Dirigente Scolastico
(impegnati ad anticipare, posticipare e modificare i calendari degli
scrutini per tentare di non farci scioperare poi non pensano ad
effettuare le attività loro proprie).
Nelle medie e nelle superiori (ma anche alle elementari ove in tali
giorni vi siano scrutini) si stanno creando le casse di resistenza.
Ciascun collega versa la propria quota e si cerca di far scioperare
le/i colleghe/i che hanno più ore nei due giorni di sciopero.
Moltissime scuole sono già organizzate ed in tal modo bloccheranno
praticamente tutti gli scrutini.
Inoltre, anche per rispondere a coloro che dicono (molti DS, soloni
sindacalisti confederali e non, colleghe/i qualunquisti, lecchinisti,
collaborazionisti et similia) che i due giorni di sciopero non servono
a niente "perché tanto poi si devono comunque fare..." soprattutto
nelle situazioni dove i DS hanno messo i bastoni tra le ruote e/o hanno
anticipato (o tentato di anticipare) gli scrutini, o inserito nelle due
date di sciopero solo classi quinte nelle superiori, possiamo
contribuire alla lotta per la scuola pubblica (contro i tagli, contro
la morte civile dei precari, contro la precarizzazione del nostro
lavoro, contro la deriva dirigista e fascistoide ed ora anche per le
nostre tasche che vorrebbero saccheggiare ancora di più con la
cosiddetta "manovra economica") con il cosiddetto SCIOPERO BIANCO che è
assolutamente legittimo.
Attenersi pedissequamente alle procedure previste per lo scrutinio e a
tutte le regole del caso. Non fornire alcun voto prima dell'inizio del
Consiglio di Classe (nessuno può pretenderlo e consiglio di non farlo
MAI), chiedere la lettura integrale di tutti gli atti dello scrutinio,
discutere analiticamente di tutti i casi e le proposte di voto, di
bocciatura e/o di debito, di situazioni particolari etc..
Vattelapesca che magari gli facciamo saltare l'inizio di qualche esame
di STATO!!!!
Inoltre, rifiutiamoci di presentarci al mattino e firmare la presenza
(come ha richiesto con la circolare che vi allego il DS della SMS n° 11
di Sassari, alla quale ha già risposto Gian Pietro FAIS della sede
COBAS di Sassari) poiché non è prevista alcuna firma ad inizio
giornata.
Il Dirigente Scolastico in oggetto ha previsto addirittura che chi non
si presenta a scuola alle ore 08.00 dei giorni 11 e 12 giugno 2010
VERRÀ considerato in SCIOPERO.
Ovviamente quanto richiesto dal DS è una BOIATA cosmica e le colleghe
ed i colleghi non hanno alcun onere di presentarsi all'ora richiesta e
men che mai di essere dichiarati in sciopero in contumacia.
Ma prima o poi vorremmo sapere a quale fonte del diritto si abbeverano
questi scienziati scolastici?
Ciascuno/a di noi ha l'esclusivo dovere, ove non sia in sciopero per i
turni di blocco che si sono decisi, di presentarsi nell'orario nel
quale è stato calendarizzato il proprio o i propri scrutini ma non di
presentarsi e firmare al mattino anche perchè ciascuna/o può decidere
di scioperare anche un momento prima dell'inizio del Consiglio di
Classe.
In allegato la nota del DS di Sassari e la risposta della sede Cobas di
Sassari.
All’url
http://cobasscuolapalermo.files.wordpress.com/2010/05/vademecum-cobas-sciopero-scrutini-2010.pdf
è possibile leggere/scaricare il vademecum Cobas sullo sciopero degli
scrutini.
Nicola Giua (Cobas scuola Cagliari)
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Per approfondire e tenersi aggiornati su scuola e mobilitazioni:
www.cobas-scuola.it
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www.cobas.it http://cobasscuolapalermo.wordpress.com
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A presto
Carmelo Lucchesi (Cobas scuola, Palermo)
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