Il ministero dell’Istruzione avrebbe intenzione, nei prossimi giorni, di sbloccare i ‘canonici’ 45 milioni di euro destinati a finanziare i corsi di recupero estivi destinati alle migliaia di studenti delle superiori sui quali nei prossimi giorni i consigli di classe emetteranno un giudizio ’sospeso’: a darne notizia è stata oggi la Flc-Cgil, specificando che “i soldi potrebbero arrivare alle scuole nel giro di un mese”.  Il sindacato dei lavoratori della conoscenza ha anche sottolineato che “il condizionale è d’obbligo visto che, come al solito, la decisione ultima spetta non al ministro dell’Istruzione Gelmini ma a quello dell’Economia e delle Finanze, Tremonti”. (Apcom)

Lo stanziamento è necessario dopo che nel 2007 l’ex ministro Giuseppe Fioroni ha introdotto, attraverso il dm 80/2007, l’obbligo per le scuole superiori di “organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi, interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate”.
Nel 2008 e lo scorso anno il finanziamento fu assicurato con diverse settimane di anticipo rispetto al termine dell’anno scolastico. Quest’anno, invece, non vi sono ancora certezze. Tanto che nei giorni passati alcuni organi di stampa hanno fatto rilevare che questa situazione di stallo sui finanziamenti, unita alla necessità di conseguire la sufficienza in tutte le materie, avrebbe spinto molte famiglie a mandare i figli a ripetizioni (quasi sempre in ‘nero’ e sempre più spesso low cost perchè tenute da neo-laureati).
Anche alla luce di questo preoccupante dato, la Flc-Cgil ritiene che quella di viale Trastevere è “una misura un po’ tardiva, che non servirà a prevenire le bocciature e, soprattutto le non ammissioni, ma che consentirà almeno di ottemperare alla legge che obbliga la scuola ad intervenire (ddmm 42 e 80 del 2007) e di attivare i corsi estivi per ‘color che son sospesi’”.