Suonare
le campane a morto, con il Requiem di Mozart in sottofondo, durante
l’ultimo giorno dell’anno scolastico: è la singolare iniziativa di
protesta di un gruppo di docenti romani, in servizio nell’istituto
tecnico Fermi, adottata come ultimo strenuo tentativo di fermare la già
approvata riforma della scuola secondaria. (Apcom)
Il motivo della contestazione
si riconduce alle novità introdotte con i nuovi programmi delle
superiori introdotti dal ministro Gelmini: già a partire dal prossimo
settembre, negli istituti tecnici si attuerà un sensibile
ridimensionamento dell’offerta formativa di alcune materie, in
particolare quelle di settore. In certi casi si procederà alla loro
definitiva cancellazione. A tal fine, il Miur ha predisposto una nuova
modulazione dei programmi delle prime classi e la riduzione del piano
settimanale delle seconde, terze e quarte.
Proprio per ribadire il proprio dissenso verso questi cambiamenti
previsti nella scuola superiore, che avrà come prima conseguenza la
riduzione del fabbisogno di docenti, gli insegnanti capitolini hanno
deciso che alle ore 11 di sabato 11 giugno, penultimo giorno di scuola
nel Lazio, “il suono delle campane a morto darà l’avvio alla
commemorazione: le note della messa da Requiem di Mozart – spiegano con
un comunicato-invito a partecipare – faranno da sottofondo alla
cerimonia”.
Nel corso della particolare iniziativa si leggerà anche, come una sorta
di rito, la motivazione che ha portato a tale scelta: “Oggi 11 giugno
2010 – diranno gli insegnanti dell’istituto – ultimo giorno di scuola,
siamo qui per la cerimonia funebre in ricordo di tutte le discipline
scomparse e di quelle gravemente mutilate dalla riforma Gelmini.
Vogliamo ricordarle affinché il colpo inferto alla scuola pubblica
rimanga nella memoria di tutti”.
L’iniziativa, che in tutto dovrebbe durare mezzora, proseguirà
‘commemorando’ le discipline colpite e si chiuderà con un minuto di
silenzio scandito dalle campane a morto. “Invitiamo tutte le scuole –
conclude il ‘Coordinamento docenti’ dell’Itis Fermi – ad organizzare
una simile manifestazione di protesta, in modo che alle 11, in più
punti della città, le campane suonino a morto per la scuola pubblica”