Palermo: Le
navi della legalità (due traghetti della Snav ribattezzati, per
l'occasione, «Giovanni» Falcone e «Paolo» Borsellino) con a bordo oltre
2.500 studenti provenienti da tutta Italia, sono salpate ieri
pomeriggio dai porti di Civitavecchia e Napoli.
Alle 8 di stamane arrivano a Palermo per ricordare il giudice Giovanni
Falcone, la moglie e i tre agenti della scorta che 18 anni fa hanno
perso la vita nell'attentato di Capaci.
I ragazzi sbarcano in Sicilia per urlare a gran voce: «No alla
criminalità organizzata, sì alla legalità».
Lo sbarco a Palermo, ha sottolineato Piero Grasso, procuratore
nazionale antimafia, sul molo di Civitavecchia prima di lasciare il
porto, «non sarà uno sbarco di conquista» ma di solidarietà:
«Incontreremo ragazzi come voi a Palermo ai quali dobbiamo dare
solidarietà e ai quali dobbiamo stare vicini perché vivono una realtà
diversa».
I 2.500 studenti delle 250 scuole, selezionate attraverso un concorso
indetto dal ministero dell'Istruzione e dalla Fondazione Falcone,
parteciperanno alla cerimonia di commemorazione nell'aula bunker del
carcere palermitano dell'Ucciardone, dove nel 1986 si è celebrato il
primo maxiprocesso alle cosche istruito proprio dal magistrato
trucidato sull'autostrada all'altezza di Capaci.
Prenderanno quindi parte al dibattito «Legalità e lotta alla mafia:
giovani e istituzioni insieme», a cui interverranno tra gli altri il
procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che si è imbarcato
assieme ai ragazzi partiti da Civitavecchia, e i ministri
dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, della Giustizia, Angelino Alfano,
e dell'Interno, Roberto Maroni, che invece li raggiungeranno sul posto.
La Sicilia del 23 maggio 2010
Leone Zingales