Nel 1999, riprendendo il filo di una conoscenza mai interrotta, Mario Verdone invio' alcune sue poesie al filosofo del diritto e senatore a vita. Bobbio gradi' l'omaggio e rispose commosso, ricordando gli anni senesi e concedeva: ''Tra ottantenni possiamo anche darci del tu''. Il filosofo poi scriveva: ''Ho letto e riletto le tue poesie: lampi improvvisi, sguardi meravigliati, le piccole cose della natura, il rospo, la formica, la cavalletta, la lucertola; favolette: il pescatore, i funamboili, il quarto dei Beatles; impressioni di suoni, di colori; piccole storie di vita''. E' un Bobbio inaspettato quelle delle lettere a Verdone del 1999, dove ammette ''invidia'' per le poesie scritte dall'ex allievo: ''Vedo che non hai trascurato la vena poetica e in un certo senso ti invidio perche' io l'ho abbandonata''