L'Associazione Per la Scuola della Repubblica sottolinea
come quest'anno l'adozione dei libri di testo abbia configurato un
ennesimo atto applicativo di provvedimenti relativi al riordino dei
licei, degli istituti tecnici e professionali, riordino che fino ad
oggi esula dalla normativa vigente, considerato che i relativi
regolamenti sono ancora alla Corte dei Conti e non sono ancora stati
pubblicati in Gazzetta Ufficiale.
La risposta naturale sarebbe stata la sospensione dell'adozione dei
libri di testo, fino a quando non si fossero verificate le condizioni
formali e sostanziali per poter procedere a scelte consapevoli
L'adozione dei libri di testo
- per chi non ha tenuto conto dell' anomala situazione in cui ci
troviamo - ha preceduto la pubblicazione dei nuovi ordinamenti ed
orientamenti, peraltro adottati sulla base di una delega scaduta e
quindi illegittima.
Tale illegittimità è particolarmente grave perché l'adozione del libro
di testo è un momento importante dell'attività didattica del docente:
si tratta dell'individuazione dello strumento didattico più efficace
per lo svolgimento del programma di insegnamento.
È una scelta significativa che implica un'attenta valutazione
comparativa con riferimento al programma da svolgere.
Peraltro le disposizioni vigenti che impongono il mantenimento del
testo didattico per tutto il corso presuppongono un'assoluta
consapevolezza e un grande senso di responsabilità.
Si è pertanto richiesta ai docenti una scelta senza ancora conoscere né
il quadro normativo della scuola secondaria di II grado né i nuovi
orientamenti.
L'adozione dei libri di testo, a prescindere dalla piena consapevolezza
della scuola che sarà realizzata con le modifiche che saranno
introdotte, è stata in tal modo ridotta ad un adempimento procedurale
che, così configurato, umilia in sé il ruolo del docente.
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Fuori legge l'adozione dei libri di testo
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