COMUNICATO
A seguito dell’allegata mozione, è stata convocata dall’R.S.U.
dell’Istituto un’assemblea di tutti i lavoratori dell’I.P.S.S.A.R. .
Nel corso della stessa i partecipanti sono stati messi a conoscenza che
la mozione è stata sottoscritta dalla maggioranza dei docenti; inoltre
nel corso delle riunioni dei dipartimenti tenutosi in data 03/05/2010 è
stato deliberato a maggioranza assoluta di non procedere a nuove
adozioni di libri di testo per il successivo a.s., in quanto da parte
degli organi preposti non è stata data alcuna indicazione ufficiale
circa i nuovi programmi disciplinari della riforma in atto che è ancora
priva di qualsivoglia decreto attuativo.
Segue copia delle adesioni a tali documenti sottoscritta dai docenti.
Nicolosi 04/05/2010
MOZIONE DELL’I.P.S.S.A.R. DI NICOLOSI
CONTRO “LA RIFORMA GELMINI”
I docenti dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi
Alberghieri e della Ristorazione di Nicolosi riuniti in assemblea
autogestita il 16/04/2010 presso i locali dello stesso Istituto di via
Gemmellaro, propongono la seguente mozione:
Questa riforma ci viene imposta non tenendo conto di alcuna indicazione
proveniente dalla classe docente che in nessuna fase è mai stata
chiamata al confronto. Essa nasce, si sviluppa e viene scandita da
aberranti logiche di carattere economico-finanziario- di bilancio.
Se l’obiettivo della riforma fosse stato realmente di natura
didattica si sarebbero prima dovuti rivedere i programmi
ministeriali e successivamente provvedere all’adeguamento dei quadri
orario alla nuova missione pedagogica della scuola.
Pertanto, a sostegno di tale tesi, si ritiene che tale riforma sia
esclusivamente un taglio indiscriminato del bilancio di un servizio
fondamentale in qualsivoglia altra nazione civile: l’istruzione.
In questa prospettiva si inserisce la discutibile pretesa di avviare le
iscrizioni per l’a. s. 2010/2011 senza aspettare che il decreto legge
fosse firmato e che i decreti attuativi fossero pubblicati sulla
Gazzetta Ufficiale. Tutto ciò sta costringendo i genitori a iscrivere i
loro figli a corsi di studi superiori senza avere alcuna consapevolezza
del percorso formativo al quale verranno avviati.
La confusione regna sovrana per quanto attiene l’attivazione
degli insegnamenti facoltativi attraverso l’uso della quota di
autonomia da parte delle singole istituzioni scolastiche. Giova a tal
proposito ricordare che tale incertezza rischia di provocare una vera e
propria “guerra fra poveri”, tanto nella inevitabile lotta tra docenti
delle diverse discipline, quanto fra le stesse istituzioni scolastiche.
A tal fine:
• poiché la riforma non ha origine da alcuna modifica
della logica didattico - pedagogica attualmente in essere, ma risulta
chiaro che la riduzione del monte ore settimanale è dettata
esclusivamente da esigenze di bilancio;
• poiché l’incremento del numero di alunni per
classe, ivi compresi alunni diversabili, contestualmente alla pesante
riduzione oraria determinano un notevole abbassamento della qualità
della formazione didattica di ciascun allievo;
• poiché sarà fortemente penalizzato tutto il corpo
docente della scuola e già dal prossimo A.S. è previsto un consistente
numero di docenti soprannumerari, determinando di conseguenza la
scomparsa per sempre dal circuito lavorativo dei precari che fino ad
oggi hanno contribuito a garantire una puntuale erogazione del servizio
scolastico;
• poiché si contesta la validità delle iscrizioni per
il prossimo anno scolastico avvenute in difetto di adeguata normativa
di riferimento;
• poiché l’applicazione di una siffatta “riforma” non
è altro che un ritorno al passato, un passato in cui il diritto allo
studio era esigibile solo per gli appartenenti alle categorie sociali
più forti, mentre ai deboli era consentita solo una bassa manovalanza
alimentata dall’ignoranza;
si chiede all’assemblea il DISSENSO dai contenuti di tale riforma
, il BLOCCO della sua attuazione . e contestualmente
l’approvazione delle seguenti proposte:
1. promuovere attività d’informazione con gli
studenti e le famiglie;
2. aderire al coordinamento provinciale composto da
delegati delle varie scuole della provincia ed esponenti del
Coordinamento Precari Scuola;
3. boicottare l’adozione dei nuovi libri di testo in
occasione delle prossime riunioni per dipartimento;
4. intraprendere iniziative che coinvolgano gli
studenti, i genitori e le forze politiche che amministrano il Comune,
la Provincia e la Regione.
5. continuare ad accettare iscrizioni sulla base dei
vecchi ordinamenti e su ciò, calcolare l’organico di
diritto dell’ istituzione scolastica.
Nicolosi lì
16/04/2010