Il parlamento ritrova la sua unità plenaria in materia solo
di fumo che, sulla base di una proposta del legge del senatore Pd,
Ignazio Marino, sarà bandito perfino dai cortili delle scuole. Nulla da
fare dunque per i professori amanti del tabacco che si ritroveranno
ancora di più ghettizzati e chissà in quale meandro dovranno sfogare il
loro innocente vizio. Per gli accaniti della sigaretta o del sigaro o
della pipa gli intervalli e le ore buca, che erano occasione di
relax per immergersi dentro una nuvola di piacevole profumo di
tabacco, non c’è dunque più speranza: divieto assoluto dovunque,
perfino nel cortile e forse perfino a qualche centinaio di metri
dall’edifico scolastico. Che ne sarà di loro?
Pasquale Almirante
p.almirante@aetnanet.org
Il parlamento ritrova la sua unità plenaria in materia solo di fumo
che, sulla base di una proposta del legge del senatore Pd, Ignazio
Marino, sarà bandito perfino dai cortili delle scuole. Nulla da fare
dunque per i professori amanti del tabacco che si ritroveranno ancora
di più ghettizzati e chissà in quale meandro dovranno sfogare il loro
innocente vizio. Per gli accaniti della sigaretta o del sigaro o della
pipa gli intervalli e le ore buca, che erano occasione di relax
per immergersi dentro una nuvola di piacevole profumo di tabacco,
non c’è dunque più speranza: divieto assoluto dovunque, perfino nel
cortile e forse perfino a qualche centinaio di metri dall’edifico
scolastico. Bisognerà vedere cosa ne penseranno i ragazzi adusi a
raggiungere i bagni con la mitica sigaretta nascosta tra i calzoni o a
concedersi delle fughe negli angoli più bui della scuola. Anche i
presidi tabagisti saranno in difficoltà che magari si chiudevano
in presidenza per dare sfogo all’accensione rituale, pilotata spesso
dagli aiutanti e dai collaboratori: che faranno se, ma è sicuro, la
legge sarà approvata? In crisi i bidelli e tutto il personale che ruota
attorno alla istruzione: come lenire le crisi di astinenza? Se gli
autisti dei deputati possono beffarsi del codice della strada per una
legge, già presentata, che li mette al di sopra di tutti gli altri
autisti, per i professori invece le case si mettono sempre al contrario
rispetto alle loro aspettative. Scacciati i tabagisti dalle aule, poi
dai corridoi e poi dall’intero edificio, ora si vuole sospingerli oltre
la stessa trincea del fabbricato e ancora più in là del cortile e oltre
ancora. La paura è che col tempo si troverà una scusa per allontanarli
sempre più, magari dalla cattedra, mentre agli alunni, per distrarli,
li stanno accontentando con la macchinetta che distribuisce
profilattici che è, bisogna dirlo tuttavia, sempre migliore di quella
delle sigarette. Tranne che nelle intenzioni del senatore Marino ci sia
un subliminale messaggio per i professori: comprate preservati e non
sigarette, come dire: fate l’amore e non le volute, di fumo si intende.
PASQUALE ALMIRANTE