Parte
la ''campagna di resistenza e mobilitazione nazionale per la scuola
pubblica'' della Flc Cgil. In particolare, oggi, spiega in una nota il
segretario generale Mimmo Pantaleo, ''saremo con la Cgil a manifestare,
in piazza Montecitorio, contro il Ddl su lavoro e apprendistato. Il 29
e 30 aprile dalle ore 9.30 alle 14.00 abbiamo organizzato due sit-in
presso il ministero dell'Istruzione con staffetta di tutte le Regioni.
(ASCA)
Sono previste assemblee e iniziative di mobilitazione territoriale
aperte ai movimenti, alle associazioni e agli studenti. A Maggio
terremo assemblee nazionali su precariato e finanziamenti alle scuole
ed a Settembre gli Stati Generali sulla conoscenza. Vogliamo chiamare a
raccolta tutte le forze che non si rassegnano alla cancellazione dei
princi'pi e dei valori della nostra Costituzione''.
La Flc Cgil, spiega Pantaleo, ''chiede di ritirare il piano dei tagli,
di garantire la funzionalita' e la qualita' del servizio, di rendere
piu' sicure le scuole, di assumere a tempo indeterminato i precari
docenti e ATA a copertura di tutti i posti liberi e di finanziare i
bilanci delle scuole.
Ci sono voluti molti anni per affermare il diritto all'apprendimento
garantito a tutti, rispettando il compito che la Costituzione assegna
alla scuola pubblica. Il Governo pensa che la scuola di tutti sia un
lusso e che percio' bisogna tagliare docenti, personale Ata,
finanziamenti, tempo scuola, attivita' e discipline importanti''.
''Si abbassa di fatto - aggiunge il segretario generale - l'obbligo
d'istruzione, dopo aver svuotato di ogni contenuto culturale il biennio
unitario, attraverso la possibilita' di assolvimento dell'ultimo anno
dell'obbligo scolastico nell'apprendistato. Con una interpretazione
forzata del federalismo si vuole smembrare l'unitarieta' del sistema
nazionale d'istruzione, abbandonando la scuola delle regioni piu'
deboli ad un destino d'impoverimento ulteriore dell'offerta formativa''.
Dal 1* Settembre 2010, conclude Pantaleo, ''altri 25.600 posti di
docenti e 15.000 posti ATA verranno tagliati e per il funzionamento
delle scuole non c'e' piu' nemmeno un euro.
Tantissimi precari perderanno il posto di lavoro e i contratti di
disponibilita' sono del tutto inefficaci a fronteggiare una vera e
propria macelleria sociale. Come fa la Ministra Gelmini a giudicare
'Riforme Epocali' l'aggressione alla scuola pubblica?''.