Il Comitato 'La scuola siamo noi' aderisce - e invita a
fare altrettanto - all'iniziativa nazionale di ricorso al Tar del Lazio
contro la circolare ministeriale sull'iscrizione alle superiori.
"Si tratta di un tentativo di indebolire la scuola pubblica - dicono i
promotori - oltre che di un provvedimento che viola lo stato di diritto
e le procedure previste per l'emanazione di qualsiasi legge Non si è ancora concluso l'iter legislativo
relativo e non esiste alcun visto della Corte dei conti “ (La
Repubblica-Parma)
Il Comitato 'La scuola
siamo noi' aderisce - e invita a fare altrettanto - all'iniziativa
nazionale di ricorso al Tar del Lazio contro la circolare ministeriale
sull'iscrizione alle superiori. Dopo la partecipazione alla campagna
'La scuola a rotoli' e nei giorni in cui la Cgil lancia l'allarme sui
tagli si passa alla via giudiziaria: "Si tratta di un tentativo di
indebolire la scuola pubblica - dicono i promotori a proposito della
circolare - oltre che di un provvedimento che viola lo stato di diritto
e le procedure previste per l'emanazione di qualsiasi legge". L'accusa
è rivolta al ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini:
"Non si è ancora concluso l'iter legislativo relativo - aggiungono gli
autori del ricorso - e non esiste alcun visto della Corte dei conti".
Ecco il testo con il quale 'La scuola siamo noi' chiede l'adesione di
genitori e insegnanti del parmense:
Perché organizziamo un ricorso collettivo al Tar del Lazio contro la
Circolare ministeriale (Cm) 17 sulle iscrizioni alle scuole superiori ?
Perché i provvedimenti di riordino delle superiori, come quelli della
primaria mettono in atto il tentativo di indebolire la scuola
pubblica e aprire la strada al mercato e ai privati.
Questi provvedimenti devono essere contrastati con ogni mezzo. Perché
tutti i provvedimenti Gelmini violano gravemente lo stato di diritto e
le procedure previste per l'emanazione di qualsiasi legge. Perchè i
provvedimenti creano un grave danno al futuro scolastico di tutti gli
studenti iscritti alle scuole superiori.
La Cm 17 è l'unico provvedimento esistente per le superiori. Essa è
stata emessa il 18/02/10 dal Ministero dell'Istruzione senza che:
• sia concluso l'iter legislativo previsto dalla L.133/08;
• i regolamenti abbiano il visto della Corte dei Conti;
• sia avvenuta la pubblicazione dei regolamenti sulla Gazzetta
Ufficiale.
I danni prodotti da questi provvedimenti illegittimi sono:
• Gli studenti già iscritti ai tecnici e ai professionali verranno
iscritti d'ufficio (a loro insaputa) alle classi successive che
prevedono una riduzione oraria e una diversa offerta scolastica.
(l'orario delle lezioni scenderà da 36 a 32).
• Gli studenti che si sono iscritti alle prime classi non hanno alcuna
certezza che l'offerta formativa prospettata dalle scuole sia quella
che sarà definita dal Ministero.
• la Cm ha costretto i genitori alle iscrizioni ad una scatola vuota,
vista la mancanza del regolamento sui nuovi programmi, che definiscono
i contenuti delle unità orarie di lezione;
• la Cm 17 viola l'articolo 3 c.5 del DPR 275/99 sull'autonomia delle
scuole per cui le iscrizioni vengono effettuate sulla base del piano
dell'offerta formativa. In tutte le scuole il Piano di offerta
formativa risulta essere quello in vigore per l'anno scolastico.
2009/10;
• vengono assegnati i nuovi indirizzi (non ancora vigenti) in modo
'automatico' dal MIUR, senza che gli organi scolastici abbiano potuto
presentare all'Ufficio scolastico regionale e alla Regione le loro
motivate proposte, così come previsto dall'art. 13 comma 5 dello schema
di regolamento di revisione dei licei, approvato dal Consiglio dei
ministri il 4/2/10, e dagli altri schemi di regolamento. In tal modo si
lede pesantemente l'autonomia delle Istituzioni scolastiche
riconosciuta dall'art. 117 della Costituzione;
• si invadono le competenze sulla definizione del piano dell'offerta
formativa territoriale che attengono alla Provincia e alla Regione (che
non possono deliberare su un ordinamento non ancora vigente), mettendo
in discussione il necessario legame fra la scuola e l'ambito sociale in
cui opera;
Al ricorso possono partecipare i genitori che si sono iscritti alla
classe prima della scuola superiore, genitori, insegnanti e studenti
maggiorenni della scuola superiore. In particolare sono danneggiati in
modo evidente genitori, studenti e insegnanti degli Istituti tecnici e
professionali ai quali viene cambiata l'offerta formativa in corso
d'opera. Non possiamo accettare norme illegali, non possiamo permettere
lo scempio delle esperienze avanzate delle scuole fatto al di fuori di
ogni regola.
Coordinamento scuole superiori Bologna, Ass.ne naz.le Per la Scuola
della Repubblica, Comitato precari scuola Bologna,Comitato bolognese
Scuola e Costituzione, Ass.ne Scuola futura Carpi, Coordinamento scuole
superiori Carpi, Coordinamento genitori e insegnanti Firenze,
Coordinamento presidenti Consigli di istituto e Comitati genitori Modena
Centro studi per la scuola pubblica Padova, Coordinamento La scuola
siamo noi Parma
Coordinamento lavoratori, studenti e genitori delle scuole secondarie
di Roma
Coordinamento scuole superiori Vicenza, Coordinamento insegnanti e
genitori Pisa,
Le eventuali adesioni (nome, cognome,
indirizzo, qualifica (genitore, insegnante, studente...) e codice
fiscale vanno segnalate via mail entro venerdì 16 aprile p.v. ai
seguenti indirizzi:
roberta_roberti@libero.it
dano69@libero.it
Quota di adesione volontaria (minimo 1
euro)