Sono 18 ragazzini con tanto di cartellino
di riconoscimento ma non chiamateli «vigilantes», anche se il
ruolo lo consentirebbe. Da oggi
nella scuola media «Campi» di Cremona questo gruppo di alunni delle
classi seconda e terza ispezionerà, durante l'intervallo, i corridoi
della scuola a sostegno della sorveglianza. I 18 studenti fanno parte della «Squadra
S.O.S.», dove l'acronimo sta per Supporto alle operazioni di soccorso
I 18 studenti fanno parte della «Squadra S.O.S.», dove
l'acronimo sta per Supporto alle operazioni di soccorso. L'idea è del
preside Filippo Motta. Dopo le prime titubanze, l'iniziativa è stata
accolta positivamente sia dai docenti sia dagli stessi ragazzi che nei
giorni scorsi hanno proposto le candidature per avere un posto nelle
squadre S.O.S. L'inziativa, di cui si dà notizia oggi nelle cronache
regionali del Corriere della Sera, è vista, secondo il preside Motta,
come uno strumento in più per prevenire possibili casi di bullismo o
semplici intemperanze che possono acccadere nel periodo di tempo
dedicato alla ricreazione. «Casi di bullismo conclamati a scuola non ce
ne sono stati, ma non posso nascondere che alcuni casi di irrequietezza
siano accaduti anche qui come in tutte le scuole - spiega il dirigente
scolastico - Sembrerà un paradosso, ma solo in apparenza: le squadre
S.O.S. coinvolgeranno infatti quei ragazzi diciamo più intraprendenti e
a tratti più irrequieti ma che spesso hanno solo bisogno di essere
maggiormente coinvolti nella vita della scuola».