New York. Sono
bastati otto minuti circa per acquistare l'iPad, il tablet della Apple,
il nuovo oggetto del desiderio.
Insieme con circa 400 altre persone alzatesi all'alba per l'occasione,
il giornalista dell'Ansa ha fatto la fila per oltre due ore davanti
all'Apple Store della Quinta Strada, davanti al famoso cubo di
cristallo della mela morsicata, diventato uno dei monumenti più
fotografati di New York.
Stiamo scrivendo l'articolo proprio con l'iPad, sfruttando la tastiera
virtuale del nuovo tablet della casa di Cupertino, che risulta tutto
sommato abbastanza comoda.
Lo schermo del nuovo computerino è di ottima qualità, il processore
messo a punto dalla Apple stessa, una prima assoluta, è molto veloce.
L'interfaccia è molto familiare, essendo la stessa dell'iPhone e
dell'iPod Touch.
A prima vista l'iPad è un iPhone gigante, sei volte più grande, ma che
offre molte possibilità in più grazie anche alle sue dimensioni che
permettono di leggere i giornali o di guardare film e trasmissioni
televisive.
Dietro alle transenne allestite per l'occasione di fronte all'Apple
Store, la coda era molto ordinata e non c'è stata la lunga attesa che
molti temevano.
Molti gli europei, anche italiani.
Abbiamo fatto la fila insieme con Mauro, 50 anni, un consulente
immobiliare di Vicenza, alzatosi all'alba per far piacere ai figli, che
oggi avranno un bel regalo di Pasqua.
Appena davanti a noi c'erano Daniele Piccinelli e Antonio Dini, i due
colleghi di Macitynet.it, l'ottimo sito specializzato nel mondo Mac.
Alle nove in punto, la ventina di dipendenti dell'Apple Store presenti
sulla piazza, dopo un breve count down, inizia ad applaudire e la fila
comincia a muoversi molto in fretta.
Si scende nelle viscere dell'Apple Store, dove tra gli applausi e le
urla di entusiasmo degli altri dipendenti si viene affidati ad una
sorta di personal shopper.
Dopo pochi minuti si è fuori dal negozio con il nuovo oggetto.
Che fosse molto bello ed elegante lo avevamo indovinato, visto che la
Apple ci ha abituato a innovazioni di grande qualità, dall'ottimo
design.
Le prime applicazioni disponibili preannunciano un futuro se non roseo
per editori e tv, almeno pieno di speranze.
Il programmino del Wall Street Journal, probabilmente quello studiato
meglio, offre un vero quotidiano, che si sfoglia e si legge volentieri.
Sono belli anche i siti della Bbc e del New York Times (che offre però
soltanto una selezione di articoli).
Tra gli italiani c'è soltanto il Messaggero, ma l'interfaccia è un po'
spartana.
Buona anche la lettura dei libri, attraverso lo store iBook della Apple
stessa o il Kindle di Amazon, ma la sorpresa viene dalla tv.
L'ottimo schermo permette di vedere film in streaming, con risultati
davvero buoni, attraverso Netflix, il leader del noleggio di dvd negli
Usa, o anche con il programmino della Abc, che offre successi come
"Casalinghe Disperate", "Lost" o "Grey's Anatomy", per il momento senza
far pagare, in cambio di un po' di pubblicità.
Gli analisti calcolano che per il primo fine settimana l'Apple venderà
200-300mila iPad e altri hanno previsto che la vendita durante il 2010
si aggirerà intorno ai 7milioni di unità.
Negli Stati Uniti, una versione base dell'iPad costa quasi 500 dollari
(circa 370 euro) mentre la serie alta, con 64 Gb e una maggiore
velocità di connessione a internet, costerà 829 dollari.
Ancora non è chiaro quanto costerà l'iPad in Europa, dove uscirà a fine
aprile.
La Sicilia del 4 aprile 2010