Gent.li colleghi,
il Consiglio di Stato ha finalmente pubblicato il parere definitivo in
merito alla Bozza di Formazione Iniziale Docente. Come potrete evincere
dal documento stesso il CDS ha dato parere favorevole alla Bozza, ma
dandoci al contempo ragione su tutti i punti da noi evidenziati. Nella
relazione il CDS fra l'altro menziona la ns. petizione le oltre 3000
firme che abbiamo inviate. Non si sa ancora quali saranno gli effetti
di questo parere così contrastante. Senz'altro in caso di mancato
accoglimento delle ns. richieste da parte del Ministero questo parere
si trasformerà in un ottimo documento da impugnare in caso di ricorso.
Si tratta inoltre di un ennesima conferma di tutte le ns. ragioni che
spero spinga ognuno di noi a non mollare ora e ad impegnarsi affinché
vengano rispettati i ns. diritti.
L'unica cosa certa sono le risposte che il Ministero ha fornito a tale
organo pur di non giustificare la ns. ammissione diretta al TFA,
sottolineate in Blu e le risposte puntuali del CDS (evidenziate in
giallo) che smentiscono punto per punto tutte le tesi da loro
presentate.
Questo è il comunicato che il
coordinamento Adida ha scritto con l'intento che venisse diffuso il più
possibile alla stampa.
COMUNICATO ADIDA (Associazione Docenti
Invisibili Da Abilitare)
Il consiglio di Stato ha pubblicato ieri il parere favorevole al nuovo
Regolamento sulle modalità della formazione iniziale degli insegnanti
della scuola di ogni ordine e grado. Ha tuttavia ribadito le
perplessità espresse nel parere sospensivo emesso lo scorso febbraio
con il quale chiedeva al Ministero dell'Istruzione in fase transitoria
di tener conto, tra i criteri stabiliti per l'accesso al nuovo percorso
abilitante denominato TFA (Tirocinio Formativo Attivo), dell'esperienza
maturata dagli insegnanti che,pur privi di abilitazione, hanno prestato
servizio pluriennale in forma precaria nelle varie istituzioni
scolastiche.
Rispetto all'impossibilità riferita dal Ministero di prevedere un
accesso automatico di questi docenti al TFA, il Consiglio di Stato ha
dichiarato che un più favorevole trattamento dei precari in questione,
nella fase di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento, non avrebbe
determinato una disparità giuridicamente rilevante, e ha fornito una
dettagliata spiegazione a dimostrazione dell'infondatezza delle ragioni
apposte dal Ministero al rifiuto di accogliere su questo punto
l'osservazione contenuta nel precedente parere, ritenendole non del
tutto persuasive.
L'ADIDA che aveva provveduto ad informare, con appositi testi condivisi
e sottoscritti da migliaia di cittadini, sia il Consiglio di Stato che
il Ministero dell'Istruzione dei gravi rischi per la continuità
occupazionale di questi docenti, rileva quindi ancora una volta
l'indifferenza dimostrata da quest'ultimo verso una soluzione positiva
del problema.
Si informa infatti che, qualora il testo venisse approvato nella forma
attuale, dal 2013 i titoli di studio di molti docenti, con esperienza
di servizio pluriennale, non potranno valere in alcun modo non solo per
continuare ad insegnare ma neanche per accedere alle prove preselettive
per i nuovi corsi abilitanti e soltanto per il primo ciclo del TFA sarà
possibile una loro partecipazione alle preselezioni, senza alcun
vantaggio e seguendo l'iter previsto da qualsiasi altro laureato.
E' evidente a queste condizioni l'irresponsabile scelta di gettare
nella disperazione di una sicura disoccupazione decine di migliaia di
lavoratori della scuola che hanno comunque acquisito in quest anni
competenze e professionalità nel settore.
Si invitano quindi tutte le associazioni sindacali e di categoria,
nonchè l'intera società civile a reagire, nell'imminenza di una simile
disastrosa evenienza, contribuendo a sensibilizzare il Governo e le
istituzioni per una seria riflessione sul provvedimento ancora in via
di approvazione, alla luce delle conseguenze appena descritte.