(ASCA) - ''Piu' coordinamento tra gli interventi
regionali e quelli dello Stato'', ma anche ''un insieme equilibrato di misure per
garantire la stabilita' e la continuita' di lavoro delle scuole
paritarie''. Il ministro dell'Istruzione, dell'Universita' e
della Ricerca, Mariastella Gelmini, intervistata dal quotidiano
cattolico ''Avvenire'', delinea le priorita' per l'attuazione della
legge sulla parita' scolastica.
''Fissare il nuovo quadro normativo, dalla legge ai regolamenti
attuativi - spiega il ministro - e' stata la priorita' di questi anni.
Dal punto di vista economico non bisogna dimenticare che si e'
'traghettato' il sistema delle parifiche nel nuovo regime delle
convenzioni per le scuole primarie con un finanziamento significativo
assicurato per ogni classe (19mila euro per classe) e per il sostegno
dell'handicap. Stiamo studiando come estendere l'intervento a tutto il
primo ciclo di istruzione''.
Secondo Gelmini, ''bisogna uscire dalla stucchevole distinzione tra
scuola pubblica e scuola privata. La scuola, anche quella paritaria, e'
sempre pubblica''.
In questo senso, ''dobbiamo lavorare per un maggior coordinamento degli
interventi nazionali e regionali per garantire pari opportunita' a
tutti gli studenti e salvaguardare le priorita' che ogni governo
regionale intende darsi''.
E allora, ha sottolineato Gelmini, ''occorre un insieme equilibrato di
misure che siano, da un lato, centrate sul sostegno alla persona dello
studente e alle famiglie, e dall'altro, in grado di garantire la
stabilita' e la continuita' del lavoro delle scuole''.
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