La
CGIL ha proclamato per il 12 marzo uno sciopero generale che
metterà al centro della mobilitazione le proposte per affrontare i
problemi più immediati e pressanti per uscire dalla crisi e per
l'equità sociale: un fisco giusto,
attenzione al lavoro, diritti di cittadinanza. Aderiscono pure Comitato precari scuola, ANIEF, COBAS
Redazione
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La scuola statale e non statale e
l'AFAM aderiscono per l'intera giornata, l'università, la ricerca e
tutti i comparti privati con quattro ore (come deciso dalla CGIL) a
fine turno. Articolazioni diverse, possono essere state decise
localmente. Sono previste manifestazioni territoriali. Le iniziative
dei giovani della CGIL.
Le ragioni dello sciopero ci coinvolgono direttamente, sono tante e
tutte ugualmente importanti. Prima
fra tutte una riforma del fisco che restituisca a lavoratori dipendenti
e pensionati una quota del reddito che viene costantemente eroso, in
modo crescente e iniquo, dalla progressività delle imposte: la FLC si
batte per stipulare contratti di lavoro adeguati alla difesa e crescita
del potere d'acquisto delle retribuzioni, ma questo impegno rischia di
essere poi vanificato da un prelievo fiscale sempre crescente.
Accanto a una forte politica contrattuale è perciò necessario
ristabilire una tassazione equa e sostenibile.
Un secondo buon motivo ci interessa direttamente, perché riguarda
l'intero sistema formativo e di ricerca italiano. I settori della
conoscenza tutti sono al centro di un attacco violento da parte del
Governo, che taglia l'occupazione, riduce l'offerta formativa e di
ricerca, mortifica e marginalizza il ruolo e la funzione delle
istituzioni, e, attraverso i tagli al finanziamento, le mette in
condizioni di non poter gestire persino l'ordinaria amministrazione.
Non è solo in gioco la condizione
professionale e retributiva di tutti coloro che operano nei nostri
settori, ma la stessa sopravvivenza di un sistema pubblico della
conoscenza.
Dalla scuola, all'università, all'AFAM, alla ricerca, alla formazione
professionale, il nostro Paese rischia di non avere più un settore
pubblico dell'istruzione al servizio di tutti i cittadini.
Abbiamo una sfida di fronte, quella
di coniugare la difesa delle condizioni di lavoro e della dignità delle
lavoratrici e dei lavoratori, con una azione generale che riproponga la
necessità strategica per il Paese di tornare a investire sulla
conoscenza.
È per queste ragioni che la FLC
chiede a tutti i lavoratori dei settori della conoscenza di aderire
allo sciopero generale del 12 marzo.
DIFENDIAMO LA SCUOLA PUBBLICA E IL
NOSTRO POSTO DI LAVORO DALLA MANOVRA TREMONTI-GELMINI-BRUNETTA
SCIOPERIAMO VENERDI’ 12 MARZO
No al il decreto “ammazza precari”,
assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari/e, parità di
trattamento economico e normativo tra il personale a tempo determinato
e indeterminato, per evitare che il poter pagare meno un docente e ata
precario renda conveniente la precarietà selvaggia nella scuola;
Contro i tagli e l’immiserimento della
scuola pubblica;
Per il ritiro dei tagli agli insegnanti di sostegno, come sancito da
recente sentenza della Corte Costituzionale;
Per il ritiro della “riforma” delle superiori;
Contro il decreto Brunetta, il disegno di legge Aprea, la
gerarchizzazione nella scuola;
Perché l’obbligo scolastico venga innalzato e non abbassato a 15 anni;
Per forti investimenti nella scuola pubblica;
Per la democrazia sindacale nelle scuole e la restituzione a tutti del
diritto di assemblea.
Comitato precari scuola
ANIEF aderisce a Sciopero CGIL-COBAS
del 12 marzo 2010
Considerati la grave crisi del settore dell’Istruzione, i 100.000 tagli
della “riforma” Gelmini, la proposta di regionalizzare le graduatorie
ad esaurimento, il rinvio delle elezioni RSU, la mortificazione del
merito nel contratto sulla mobilità e della professione docente,
l’arrogante atteggiamento del MIUR nei confronti dei verdetti dei
tribunali, la scure sui posti di sostegno e la continua vessazione del
precariato in disprezzo di alcuni principi sanciti dalla Costituzione,
l’ANIEF ritiene doveroso scioperare il 12 marzo 2010 con le altre OO.
SS. per dare voce al disagio, all’insofferenza, al malcontento del
personale docente e ATA.
ANIEF invita tutti i soci a stampare
ed affiggere sulla bacheca sindacale della propria scuola il manifesto
ANIEF.
IL GOVERNO APPROVA LA RIFORMA DELLE SUPERIORI LA SCUOLA SCIOPERA IL 12
MARZO
Manifestazione nazionale a Roma fino
al Ministero
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera ai Regolamenti della
sciagurata “riforma” delle superiori. Tale “riforma” non ha alle spalle
alcun progetto didattico, come non ne avevano alle elementari la
“maestra unica” o la devitalizzazione del Tempo Pieno. Si cancellano o
si immiseriscono materie importanti di studio, si tagliano ore di
insegnamento cruciali (in media 4 ore settimanali in meno), si
sopprimono laboratori e esperienze pratiche professionalizzanti, si
cacciano decine di migliaia di precari, eliminandone il posto di
lavoro, soltanto in nome del Dio Risparmio, a spese di una istruzione
sempre più impoverita, giudicata un investimento improduttivo da questo
e dagli ultimi governi. Ma la partita non si chiude qui.
I Regolamenti dovranno superare ancora non solo le obiezioni del
Consiglio di Stato ma ottenere l’approvazione della Corte dei Conti e
del capo dello Stato, fino alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
Solo allora le scuole potranno presentare l’“offerta formativa” alle
famiglie che, essendo a poche settimane dalla scadenza per le
iscrizioni (26 marzo), dovrebbero iscrivere i figli pressoché “al
buio”. Soprattutto, in queste poche settimane docenti, genitori e
studenti vedranno il progetto distruttivo in tutta la sua brutale
concretezza, città per città, paese per paese, con le scuole che
spariscono, gli accorpamenti folli, gli indirizzi di studio soppressi.
Ci sono dunque le condizioni perché si sviluppi, qui ed ora, una forte
opposizione alla “riforma” da parte di docenti ed ATA, precari e
“stabili”, studenti, genitori. Dobbiamo intensificare subito la lotta,
agevolando la mobilitazione di tutto il popolo della scuola pubblica.
Tale lotta culminerà il 12 marzo nello sciopero generale della scuola
per l’intera giornata, convocato dai Cobas, e in una grande
manifestazione nazionale (P.della Repubblica ore 10, corteo fino al
Ministero di V.Trastevere), per il ritiro della “riforma” delle
superiori; contro i tagli, il decreto Brunetta, il disegno di legge
Aprea e la gerarchizzazione nella scuola; contro il decreto “ammazza
precari”, per l’assunzione dei precari su tutti i posti vacanti; perché
l’obbligo scolastico venga innalzato e non abbassato a 15 anni, per
significativi investimenti, per la democrazia sindacale nelle scuole e
la restituzione a tutti del diritto di assemblea. In testa al corteo
del 12 marzio ci saranno i precari/e, che in questi mesi si sono
battuti coraggiosamente in difesa della scuola pubblica, della qualità
dell’insegnamento e del loro posto di lavoro.