Il
bimestrale di cultura e informazione scolastica scuolainsieme, ha il
piacere di invitarla alla presentazione del dossier n. 3 "Genitori &
Scuola costruire l'alleanza", le
strategie per migliorare la partecipazione dei genitori alle scelte
educative della scuola
I genitori rappresentano una componente della comunità scolastica
spesso invocata, altrettanto spesso elusa e non raramente evitata.
L’utilità – e a volte la necessità – della loro partecipazione alla
vita di un istituto scolastico diventa evidente di fronte ad alcuni
problemi che investono in profondità i compiti educativi della scuola,
come la dispersione scolastica, l’integrazione degli allievi disabili,
l’educazione interculturale, la prevenzione delle tossicodipendenze, il
“bullismo”, ecc.
I decreti delegati del 1974 avevano assegnato ai genitori un ruolo
formalmente centrale, attribuendo ad un genitore la presidenza del
Consiglio d’Istituto, non solo in quanto specifica componente della
comunità scolastica, ma anche come rappresentante delle altre comunità
ed istituzioni del territorio (Enti locali territoriali, Mondo del
lavoro, Comunità culturali e religiose).
Il recente Patto di Corresponsabilità educativa, istituto dal D.P.R. n.
235 del 21 novembre 2007, che la norma prevede sia obbligatorio nelle
secondarie, pone il ruolo dei genitori nell’organizzazione scolastica
in una luce nuova: “Contestualmente all’iscrizione alla singola
istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei
genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità,
finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e
doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e
famiglie”.
Dinamiche di delega da una parte e spesso di collusione dall’altra
hanno caratterizzato nel passato tale rapporto.
Delega da parte di genitori spesso troppo presi dal loro lavoro o da
altre preoccupazioni, cui si risvegliano quando qualcosa non funziona.
Accade allora che diventino aggressivi o difensivi oltre misura dei
propri figli o anche invadenti rispetto ad elementi del rapporto
formativo nel quale essi non possono entrare, se non in punta di piedi.
Simmetricamente parte degli insegnanti sente come estranea la presenza
dei genitori, per cui tende a ridurre i possibili spazi di contatto e
di frizione riducendo all’essenziale la comunicazione, spesso limitata
allo scambio di frasi stereotipate (domanda: “Come va mio figlio?” –
risposta: “Potrebbe fare di più”).
L’insegnante ha necessità di puntare sulla crescita dell’autonomia del
ragazzo, soprattutto se adolescente, anche nei confronti della
famiglia, per il fine del suo sviluppo.
Non è sempre facile trovare la giusta misura in questo rapporto.
Non va trascurato il fatto che, per docenti e capi d’istituto
interessati alla qualità complessiva del servizio scolastico, i
genitori occupano un punto di osservazione prezioso.
Il dossier guarda alle forme della comunicazione e della partecipazione
dei genitori nei diversi gradi ed ordini scolastici sul piano
operativo, delle esperienze e delle proposte.
Su questo stesso piano si collocano le indicazioni sulle diverse
tipologie di “corsi per genitori”. Un documentato panorama del ruolo
dei genitori nei sistemi scolastici europei e dei diversi modelli di
partecipazione completa il panorama dei temi presentati.
per ulteriori informazioni LaTecnicadellaScuola.it