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Università: FLC CGIL CISL UNIVERSITA’ UILPA UR AFAM CONFSAL SNALS UNIONE ARTISTI UNAMS :Comunicato congiunto su convenzioni AFAM e licei musicali e coreutici

Rassegna stampa
Ieri, 24 Febbraio, si è svolto, presso il Ministero della P.I., l’ incontro che, richiesto unitariamente dai sindacati AFAM, era finalizzato a dirimere e discutere l’importante problema riguardante l’avvio del sistema dei licei musicali. Il Ministero, nel corso dell’incontro, ha fornito una prima informativa tecnica sulle procedure di attivazione dei licei musicali e coreutici, che prevedono in prima applicazione, ossia per l' a. s. 2010-11, l'attivazione di una decina di licei musicali coincidenti con quelli già esistenti ad Arezzo, Cuneo e Lucca, più altri in corso di individuazione, più i tre già funzionanti presso i conservatori di Milano, Parma e Trento, oltre a un liceo coreutico a Roma.

Ieri, 24 Febbraio, si è svolto, presso il Ministero della P.I., l’ incontro che, richiesto unitariamente dai sindacati AFAM, era finalizzato a dirimere e discutere l’importante problema riguardante l’avvio del sistema dei licei musicali. Il Ministero, nel corso dell’incontro, ha fornito una prima informativa tecnica sulle procedure di attivazione dei licei musicali e coreutici, che prevedono in prima applicazione, ossia per l' a. s. 2010-11, l'attivazione di una decina di licei musicali coincidenti con quelli già esistenti ad Arezzo, Cuneo e Lucca, più altri in corso di individuazione, più i tre già funzionanti presso i conservatori di Milano, Parma e Trento, oltre a un liceo coreutico a Roma.
Successivamente verranno varate le nuove classi ed espletati i concorsi per i nuovi licei, per arrivare a un primo blocco di 40 sezioni musicali e 10 coreutiche. In quella fase, che si prevede quindi non prima dell' a.s. 2011-2012, i conservatori che lo vorranno potranno predisporre apposita convenzione.
Per discutere preventivamente della natura di dette convenzioni, previste dall’art.13, commi 8 e 9 del Regolamento pubblicato sul sito dell’INDIRE; è stata chiesta l’istituzione di un tavolo tecnico tra il Ministero e i Sindacati.
Il Ministro ha accolto favorevolmente la richiesta dei Sindacati i quali, prendendo atto dello spirito di collaborazione espresso, hanno ribadito che:
•    le convenzioni dovranno avere per oggetto esclusivamente le procedure di accesso e di uscita dai licei, le verifiche periodiche di qualità, la certificazione delle strutture, e ulteriori ed eventuali materie attinenti all’organizzazione della didattica nel rispetto delle reciproche autonomie delle istituzioni, ed escludendo l'utilizzo obbligato del personale appartenente al comparto AFAM;
•    l'avvio da tanto tempo atteso dei licei musicali deve rappresentare il giusto sbocco occupazionale per i diplomati dai Conservatori di Musica e dagli Istituti Musicali Pareggiati interessati all'insegnamento;
•    l’istituzione delle classi di concorso e l’indizione dei bandi per il reclutamento sono condizione necessaria perché si costruisca il nuovo sistema;
•    l'attivazione di un congruo numero di Licei Musicali e la messa a regime della riforma così come previsto dalla legge 508 e dal DPR 212/2005, comportano il progressivo esaurimento del vecchio ordinamento presente nei conservatori e nei musicali pareggiati;
•    devono essere previste norme particolari che consentano ai talenti precoci di seguire percorsi differenziati.
•    Non 40 classi di liceo musicale, ma soltanto 10 in tutta Italia ed una sola sezione di liceo coreutico. Nessuna per la Liguria. Il ministero dell´Istruzione, infatti, a partire dal prossimo anno scolastico avrebbe autorizzato l´istituzione delle nuove sezioni liceali soltanto in quelle scuole che hanno una sperimentazione avviata da anni.
•    La notizia, che gela tante aspettative, è trapelata ieri da Roma. Anche se non in forma ufficiale, è stata comunicata alle organizzazioni sindacali, che l´hanno girata sui loro siti Internet. «Mi sembra che a questo punto sia da escludere una sezione di liceo musicale e coreutico a Genova - conferma Sara Pagano, direttrice dell´Ufficio Scolastico Provinciale (da lunedì prossimo prenderà anche l´incarico di vice della Direzione Scolastica Regionale) - in tutta la Liguria non abbiamo una sezione sperimentale, quindi si presume che da noi dal prossimo anno scolastico i nuovi indirizzi non possano partire».
•    La vicenda è da inquadrare nel riordino della scuola secondaria superiore, che costituisce la spina dorsale della Riforma-Gelmini, e, tra l´altro, trasforma gli attuali indirizzi liceali, aprendone di nuovi. Il Ministro dell´Istruzione nelle scorse settimane aveva annunciato l´istituzione di 40 sezioni di musicale e di 10 coreutico. La ripartizione regionale, però, si sarebbe dovuta definire in sede di intesa con la Conferenza Unificata delle Regioni sul dimensionamento della rete scolastica.
•    L´intesa non è stata stipulata, soprattutto per i conflitti politici tra alcune Regioni che chiedono una diversa suddivisione. Tuttavia, da parte sua la Regione Liguria ha recepito la delibera della Provincia di Genova, attribuendo al liceo Pertini la sezione musicale e al magistrale Gobetti quella di coreutico.
•    Da alcuni giorni, in città, sono attese con interesse le decisioni ufficiali del Ministero. «Aspettiamo e confidiamo in una risposta positiva», auspica Carla Castelli, la preside del "Pertini". Stando a quanto afferma la Flc-Cgil, dal monitoraggio effettuato su tutto il territorio nazionale risultano esistenti 10 licei musicali ed uno coreutico. Né il "Pertini", tantomeno il "Gobetti" sono tra questi. Comunque, l´elenco sarà ufficialmente pubblicato sul sito del Miur a partire dal primo marzo prossimo.
•    Da Roma, però, in via strettamente informale avrebbero comunicato che la Liguria non rientrerebbe tra le regioni alle quali sono assegnate le sezioni di liceo musicale, appunto perché sprovvista di scuole con queste sperimentazioni già avviate. La conferma di ciò, sebbene per ora non ufficiale, giunge anche da Sara Pagano, che, comunque, si dice ormai certa che i nuovi indirizzi partirebbero dall´anno scolastico 2011 e non dal prossimo settembre. Anche se l´assessore regionale all´Istruzione, Massimiliano Costa, si dice ottimista e spera in un´inversione di rotta dell´ultima ora: «Credo che non vi saranno problemi, in Liguria avremo un liceo musicale ed uno coreutico». Si vedrà.
•    L´impasse, comunque, disorienta i ragazzi (e le loro famiglie) che lasciano la scuola media e vogliono proseguire gli studi superiori scegliendo i nuovi indirizzi. Anche se il Ministero ha comunicato ai sindacati che, in assenza di una ratifica della Conferenza Stato-Regioni e di scuole che già attuano la sperimentazione, le nuove classi di liceo musicale e coreutico potrebbero essere attivate in presenza di convenzioni con i conservatori, gli istituti musicali pareggiati, e l´accademia nazionale di danza.

•    ScuolaOggi: La musica stonata nei nuovi licei
•    Col nuovo anno scolastico 2010/11 dovevano partire 40 Licei Musicali e 10 coreutici. Ne partiranno, se tutto va bene, 10 musicali e appena 1 coreutico in tutta Italia. Si risparmiano così in un sol colpo almeno 2milioni di euro, un regalo inaspettato( o imposto? ) per il ministro Tremonti . Quello che doveva essere un fiore all’occhiello della riforma Gelmini, precipita nella polvere e nell’indifferenza generale, assieme alla sparizione della Musica da tutti gli indirizzi dei licei riformati. E’ stata questa l’amara constatazione al Convegno "Salviamo la Musica nei Licei", tenutosi il 24 febbraio al Conservatorio G.Verdi di Milano. Le conseguenze di questa ulteriore decapitazione dei Licei Musicali è facilmente prevedibile.
•    In tutta Italia saranno appena 300 gli studenti che potranno iscriversi a questo tanto atteso nuovo indirizzo di studio. A Milano, con un patrimonio indiscusso di scuole medie a indirizzo musicale ( circa 3mila studenti e 50 scuole in tutta la provincia) si aprirà una sola classe di liceo musicale presso il Conservatorio. Questa classe sarà l’unica ad aprire il prossimo anno in tutta la Lombardia. Restano così al palo il Liceo Quasimodo di Magenta, l’Istituto Tenca di Milano, ma anche i licei musicali previsti nel Piano pluriennale regionale a Bergamo, Brescia, Como , Cremona e Mantova. Un fallimento totale che meriterebbe qualcosa di più di una semplice riflessione o di una sia pur lodevole iniziativa, come il Convegno organizzato dalla Flcgil di Milano.
•    Si mette così a rischio la cultura musicale del nostro Paese, scippata alle nuove generazioni che non avranno più nella scuola secondaria la possibilità di proseguire esperienze o di coltivarne di nuove in campo musicale. I responsabili che siedono dentro e fuori dal Parlamento e che hanno fortemente voluta questa riforma con questi esiti disastrosi , dovrebbero meditare a lungo e quanti non erano d’accordo mandare segnali forti all’opinione pubblica, a partire dai politici che stanno all’opposizione.
•    Dovrebbero alzare la voce e farsi sentire di più gli stessi docenti e studenti dei Conservatori che vedrebbero assottigliarsi sempre più la loro utenza ma che andrebbero a formare futuri insegnanti di Musica dimezzati . Anche i docenti delle medie ad indirizzo musicale vedrebbero disperso e senza sbocchi tutto il lavoro svolto per un triennio. Dovrebbero protestare le numerosissime associazioni musicali, gli artisti e i musicisti, tutti gli uomini di cultura e di teatro contro questo dilagante impoverimento della cultura musicale nella scuola che interesserà domani un po' tutti, compreso il loro "pubblico" . Facciano sentire la loro voce autorevole Muti, Pollini,Ughi, Abbado , come meritoriamente han fatto in altre occasioni, a difesa della Musica, perché sia ripristinata in tutti gli indirizzi della secondaria superiore. E’ questo il significato dell’appello rivolto al Presidente Napolitano dalle numerose associazioni musicali di categoria e che ha già raccolto migliaia di adesioni. Era questo in fondo quell’invito a ripensarci, rivolto al Governo dal Convegno di Milano , prima che sia troppo tardi: "Salviamo la Musica nei Licei" e perché no "Più Musica per tutti" nella secondaria superiore.

L’ANIEF desidera esprimere tutto il suo disappunto, condiviso dal mondo musicale, per la notizia dell’apertura di sole 10 sezioni musicali e addirittura di solo 1 coreutica su tutto il territorio nazionale; l’attivazione del liceo coreutico-musicale nell’ambito della riforma sembrava essere una delle poche novità positive, ma anche questa non è andata a buon fine, di fatto si confermano solo i licei musicali sperimentali già esistenti.
Non si può che rimanere sconcertati da quanto avvenuto, anche se non è del tutto una sorpresa per chi ha seguito l’iter della riforma. In essa c’erano e ci sono evidenti ritardi; i primi nodi stanno venendo al pettine…
Oppure forse anche noi “avevamo capito male”, come i colleghi della Cgil e tutto il resto del mondo scolastico…
La situazione sta diventando preoccupante; chi ha visto dov’è finita la musica nei licei?
Scomparsa dal liceo delle scienze umane, relegata (e per fortuna che c’è…) nelle materie facoltative, ora pure i licei musicali subiscono un salasso.
Per questi motivi, l’Anief vuole farsi portavoce di una forte preoccupazione e di un disagio che sempre più insistentemente circola tra i propri iscritti e nel mondo musicale e didattico in generale.
Difatti, esiste una forte discrasia fra quanto sentito dalle più autorevoli fonti; cabina di regia ministeriale della riforma, Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica e commissioni Parlamentari.
Da una parte si conferma l’educazione alla musica, all’arte musicale, alla pratica strumentale individuale e di gruppo come parte fondamentale dell’educazione e della crescita civile, sociale, emotiva dei nostri ragazzi, ma dall’altra parte si toglie completamente la stessa disciplina, ovvero la musica, dall’unica  scuola secondaria in cui ancora era confinata, il (futuro) liceo delle scienze umane.
Quest’ultimo è un fatto gravissimo; invece di rafforzare la (poca) musica che era presente nei licei, la si è tolta del tutto, e a poco servono le ore riservate alla programmazione d’istituto per ovviare a questa mancanza, anche se sono comunque un piccolo passo avanti rispetto al passato, quando non era prevista nemmeno facoltativamente la musica o lo strumento musicale.
A tutt’oggi non sappiamo ancora nulla riguardo alle convenzioni con i Conservatori, ai luoghi ed alla distribuzione territoriale dei futuri licei, al reclutamento dei docenti.
E specialmente riguardo la convenzione, esprimiamo la nostra preoccupazione per la poca chiarezza al riguardo; non vorremmo che una situazione provvisoria, come spesso accade in Italia, divenisse definitiva, operando un sistema di reclutamento dei docenti diverso rispetto a quello di tutti gli altri licei, nonostante la presenza di molti abilitati nella classe di concorso che dovrebbe essere per sua natura afferente (strumento musicale nella scuola media).
A più riprese abbiamo chiesto garanzie circa un piano programmatico pluriennale di massima che ci desse indicazioni certe di un percorso virtuoso che ci porti ad avere un numero sufficiente di licei sul territorio nazionale, con una distribuzione equa e bilanciata, chiari rapporti organizzativi e di gestione della didattica con l’Alta formazione e con le Scuole Medie ad indirizzo musicale, con l’Università, ma purtroppo non ci è stata data risposta.
Chiediamo pertanto:
1) Che si ribadisca ulteriormente che i licei coreutico-musicali avranno una gestione autonoma e le convenzioni con i conservatori siano solo finalizzate alla fase di avvio, alla consulenza, al supporto per le cattedre che non potrebbero partire da subito con numero sufficiente di iscritti.
2) Che vengano indicazioni chiare rispetto alle nuove figure dei docenti di strumento musicale e delle altre materie ad indirizzo. Ribadiamo che l’apertura dei nuovi licei deve necessariamente comportare il coinvolgimento di nuovi docenti, reclutati fra i nuovi abilitati e comunque fra gli abilitati che abbiano requisiti specifici riguardanti ciascuno il proprio strumento o classe di concorso.
3) Che si dichiari l’impegno a sviluppare ed a finanziare adeguatamente l’apertura di nuovi licei musicali nei prossimi anni scolastici per arrivare ad una distribuzione territoriale attenta ai diritti di tutti gli studenti.
4) Che venga immediatamente ripristinata la musica nel liceo delle scienze umane.
5) Che fin da ora si cominci ad attuare iniziative utili per avvicinare concretamente all’educazione musicale i bambini della scuola dell’infanzia e della primaria, e per la quarta e quinta classe di quest’ultima pure l’attivazione di corsi strumentali.










Postato il Domenica, 28 febbraio 2010 ore 08:40:07 CET di Pasquale Almirante
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