La seconda riunione sulle dotazioni organiche del personale
docente, svolta nel pomeriggio di ieri (23/02), ha aggiunto
qualche informazione in più al quadro, già grave, determinato
dall'applicazione per il secondo anno consecutivo del piano di tagli
contenuto nella legge 133/2008. Organici primaria e secondaria: altri
25.600 posti di lavoro tagliati (Cgil-Flc)
Per quello che riguarda il numero dei docenti, è prevista invece una riduzione di
25.600 insegnanti. Il 90% dei posti andranno persi nella scuola
superiore, per effetto della riforma, e alla primaria con la
prosecuzione del maestro unico (Tuttoscuola)
Redazione
readzione@aetnanet.org
CGIL-FLC La seconda riunione
sulle dotazioni organiche del personale docente, svolta nel pomeriggio
di ieri (23/02), ha aggiunto qualche informazione in più al quadro, già
grave, determinato dall'applicazione per il secondo anno consecutivo
del piano di tagli contenuto nella legge 133/2008.
Si assegna un altro duro colpo alla scuola primaria e le riduzioni
sulla scuola secondaria di secondo grado, per effetto dell'applicazione
dei regolamenti, si abbattono, in particolar modo, sugli istituti
tecnici e professionali.
Per la scuola primaria si conferma l'attribuzione del personale sulla
base delle 27 ore settimanali nelle prossime classi prime e il taglio
delle ore di compresenza residue: questi due criteri determineranno
l'impossibilità di garantire organico sufficiente per soddisfare le
richieste delle famiglie, che già lo scorso anno avevano richiesto in
altissima percentuale le 30 ore. Inoltre sempre per la scuola primaria
si riducono di quasi il 40% i posti di lingua inglese. Una riduzione di
posti complessiva che non si allontana di molto da quanto già tagliato
lo scorso anno scolastico.
Sulla scuola secondaria si abbatte la scure dei nuovi regolamenti e
saranno soprattutto i tecnici e professionali a pagare il conto, per
effetto della riduzione dell'orario settimanale nelle seconde, terze e
quarte. Drammatico il taglio sulle ore di laboratorio e
conseguentemente sui posti destinati all’insegnamento tecnico pratico.
Anche l'istruzione liceale subirà una consistente riduzione di posti
per effetto dell'applicazione dei nuovi ordinamenti nelle classi prime.
A tutto ciò si aggiunge, la situazione caotica in cui si verranno a
trovare le scuole nella predisposizione dei piani dell'offerta
formativa che non garantirà un quadro certo per le scelte di studenti e
genitori.
Per la scuola secondaria di secondo grado si conferma l'estensione a
tutte le classi di quanto previsto dal Regolamento sul primo ciclo con
conseguente impossibilità, per effetto del taglio, di proseguire gli
orari ibridi che ancora sopravvivono in alcune situazioni.
Gli effetti di questa nuova tranche di tagli sono già noti: meno
scuola, meno qualità, meno sicurezza per effetto dell’aumento degli
alunni per classe, più docenti che perderanno la propria sede di
lavoro, più personale precario che non lavorerà il prossimo anno
scolastico.
La FLC Cgil, che chiede da un anno e mezzo il ritiro del piano di tagli
agli organici di docenti e Ata, aprirà una vasta campagna di
informazione sugli effetti delle riduzioni di personale e dei nuovi
regolamenti della secondaria superiore, attivando assemblee permanenti
nelle scuole, per mettere in rete cittadini, associazioni, studenti,
istituzioni locali e forze politiche. Inoltre avvierà una vasta serie
di iniziative di mobilitazione, che vedranno quale prima tappa lo
sciopero generale proclamato dalla CGIL per il 12 marzo prossimo.
Organici docenti: primaria e secondaria superiore pagheranno il conto
di Tremonti per il prossimo anno scolastico. Altri 25.600 posti di
lavoro tagliati
24-02-2010 | Scuola
La seconda riunione sulle dotazioni organiche del personale docente,
svolta nel pomeriggio di ieri, ha aggiunto qualche informazione in più
al quadro, già grave, determinato dall'applicazione per il secondo anno
consecutivo del piano di tagli contenuto nella legge 133/2008.
Si assegna un altro duro colpo alla scuola primaria e le riduzioni
sulla scuola secondaria di secondo grado, per effetto dell'applicazione
dei regolamenti, si abbattono, in particolar modo, sugli istituti
tecnici e professionali.
Per la scuola primaria si conferma l'attribuzione del personale sulla
base delle 27 ore settimanali nelle prossime classi prime e il taglio
delle ore di compresenza residue: questi due criteri determineranno
l'impossibilità di garantire organico sufficiente per soddisfare le
richieste delle famiglie, che già lo scorso anno avevano richiesto in
altissima percentuale le 30 ore. Inoltre sempre per la scuola primaria
si riducono di quasi il 40% i posti di lingua inglese. Una riduzione di
posti complessiva che non si allontana di molto da quanto già tagliato
lo scorso anno scolastico.
Sulla scuola secondaria si abbatte la scure dei nuovi regolamenti e
saranno soprattutto i tecnici e professionali a pagare il conto, per
effetto della riduzione dell'orario settimanale nelle seconde, terze e
quarte. Drammatico il taglio sulle ore di laboratorio e
conseguentemente sui posti destinati all’insegnamento tecnico pratico.
Anche l'istruzione liceale subirà una consistente riduzione di posti
per effetto dell'applicazione dei nuovi ordinamenti nelle classi prime.
A tutto ciò si aggiunge, la situazione caotica in cui si verranno a
trovare le scuole nella predisposizione dei piani dell'offerta
formativa che non garantirà un quadro certo per le scelte di studenti e
genitori.
Per la scuola secondaria di secondo grado si conferma l'estensione a
tutte le classi di quanto previsto dal Regolamento sul primo ciclo con
conseguente impossibilità, per effetto del taglio, di proseguire gli
orari ibridi che ancora sopravvivono in alcune situazioni.
Gli effetti di questa nuova tranche di tagli sono già noti: meno
scuola, meno qualità, meno sicurezza per effetto dell’aumento degli
alunni per classe, più docenti che perderanno la propria sede di
lavoro, più personale precario che non lavorerà il prossimo anno
scolastico.
La FLC Cgil, che chiede da un anno e mezzo il ritiro del piano di tagli
agli organici di docenti e Ata, aprirà una vasta campagna di
informazione sugli effetti delle riduzioni di personale e dei nuovi
regolamenti della secondaria superiore, attivando assemblee permanenti
nelle scuole, per mettere in rete cittadini, associazioni, studenti,
istituzioni locali e forze politiche. Inoltre avvierà una vasta serie
di iniziative di mobilitazione, che vedranno quale prima tappa lo
sciopero generale proclamato dalla CGIL per il 12 marzo prossimo.
(da tuttoscuola.com)
Iscrizioni che crescono,
iscrizioni che calano...
In crescita gli alunni di primarie e medie e nel centro-nord; in calo
alle superiori e al sud
Secondo i numeri forniti ieri dal ministero ai sindacati, l'anno
prossimo tra i banchi ci saranno circa 7.700 alunni in più con primarie
e medie in crescita e superiori con iscrizioni in calo.
Nel dettaglio, le prime cifre fornite dal ministero (si tratta di
proiezioni, le iscrizioni come è noto si chiuderanno il 27 febbraio per
tutte le scuole tranne che per le superiori, prorogate al 26 marzo)
parlano di circa 15.000 alunni più alla primaria, 10.000 circa alla
secondaria di primo grado, mentre saranno circa 17 mila in meno gli
studenti delle superiori.
Guardando alla divisione geografica
degli studenti, si prevedono drastici cali di iscrizioni al Sud
(-10.000 alunni in Campania, -9.000 in Sicilia, -5.600 in Puglia) e
aumenti al Centro-Nord (+13.577 in Lombardia, +9.000 in Emilia Romagna,
+5.500 in Toscana, +1.844 nel Lazio). Un trend in prosecuzione con gli
ultimi anni.
Per quello che riguarda il numero dei
docenti, è prevista invece una riduzione di 25.600 insegnanti. Il 90%
dei posti andranno persi nella scuola superiore, per effetto della
riforma, e alla primaria con la prosecuzione del maestro unico.