Il 40% delle scuole
italiane sono prive di strutture per lo sport, e malgrado negli
ultimi cinque anni quasi il 50% sia stato sottoposto a interventi di
manutenzione straordinaria, ancora piu' del
30% necessita di interventi di manutenzione urgenti Ancora in affito il 5% gli edifici
scolastici.
Anche quest'anno, com'e' tradizione, il
Centro Nord si conferma in testa alla graduatoria, stilata da
Legambiente, del livello di qualita' dell'edilizia scolastica delle
scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
SCUOLA: LEGAMBIENTE, AL CENTRO NORD
EDIFICI PIU' SICURI E DI QUALITA'
(ASCA) - Roma, 24 feb - Anche quest'anno, com'e' tradizione, il Centro
Nord si conferma in testa alla graduatoria, stilata da Legambiente, del
livello di qualita' dell'edilizia scolastica delle scuole
dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
Conferme per la Toscana che con Prato (1a) e Livorno (7a) da diversi
anni apre la classifica con due citta' tra le prime dieci, cosi' come
l'Emilia Romagna, con Parma (2a) e Modena (6a), e il Piemonte, con
Biella (3a) e Asti (6a).
La prima citta' del Sud in classifica e' Benevento, che si piazza al
21mo posto, seguita da Lecce, che per alcuni anni e' stata fra le prime
dieci in classifica, slittata al 34mo posto.
La situazione non e' molto cambiata rispetto alla prima edizione di
Ecosistema Scuola, dove la prima citta' del Sud in graduatoria era
Caserta al 25mo posto, seguita a due posizioni di distanza da Reggio
Calabria.
Nel divario Nord Sud, rimangono sostanziali differenze per quanto
riguarda le certificazioni, con dati preoccupanti sull'assenza di
alcuni tipi di certificazione in territori di particolare
vulnerabilita' ambientale come quelli dichiarati a rischio sismico.
Nelle regioni del centro Italia (le due macro aree dichiarate piu'
sensibili) il 73,5% delle scuole e' a rischio sismico: il 51,35% di
loro possiede il certificato di idoneita' statica e il 98,22% fa le
prove di evacuazione.
Nelle regioni del Sud Italia il 65,09% delle scuole e' dichiarato a
rischio sismico, ma solo l'11,76% possiede il certificato di collaudo
statico e solo il 62,5% fa le prove di evacuazione.
LEGAMBIENTE, OLTRE 30% EDIFICI HA
BISOGNO MANUTENZIONE URGENTE.
(ASCA) - Roma, 24 feb - Il 40% delle scuole italiane sono prive di
strutture per lo sport, e malgrado negli ultimi cinque anni quasi il
50% sia stato sottoposto a interventi di manutenzione straordinaria,
ancora piu' del 30% necessita di interventi di manutenzione urgenti
Ancora in affito il 5% gli edifici scolastici, mentre i finanziamenti a
singhiozzo e la sicurezza continuano ad essere i problemi di sempre
della scuola italiana. E' la fotografia scattata dal Rapporto
''Ecosistema Scuola'', la ricerca annuale di Legambiente sull'edilizia
scolastica nel nostro Paese, presentata oggi a Napoli in occasione del
convegno Per un'edilizia scolastica di qualita''', organizzato
dall'associazione ambientalista per fare il punto sulle politiche del
settore - fotografa pochi passi avanti e molte situazioni di stallo. A
cominciare dall'eta' avanzata di buona parte dei 42.000 edifici
scolastici italiani e della conseguente necessita' di investimenti in
manutenzione straordinaria, dal mancato completamento dell'Anagrafe
scolastica a 14 anni dal suo avvio e dall'assenza di programmazione.
Dieci anni di Ecosistema Scuola restituiscono, inoltre, un divario
costante nella qualita' dell'edilizia scolastica di Nord, Centro, Sud e
Isole.
All'indagine, che analizza i dati forniti dai Comuni capoluogo di
Provincia sulla qualita' delle strutture e dei servizi della scuola
dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, hanno risposto 95
dei 103 Comuni interpellati. I dati, raccolti tramite questionario,
sono relativi all'anno 2008.
I principali miglioramenti evidenziati dal rapporto sono frutto di
buone pratiche nel campo della sostenibilita', come la raccolta
differenziata della carta che l'86,92% delle amministrazioni dichiara
di praticare, a fronte del 39,16% del 2001. Quasi il 50% degli edifici
impiega fonti di illuminazione a basso consumo (nel 2005 erano il 37%)
mentre circa il 25% degli edifici utilizza altre forme di risparmio
energetico (dato triplicato rispetto al 2005). Decisamente piu' timidi
gli interventi strutturali relativi all'utilizzo di criteri di
bioedilizia per la costruzione di nuove scuole (0,34%) e di fonti di
energia rinnovabile, con una media delle scuole che possiedono questo
tipo di infrastruttura ferma da 5 anni intorno al 6%, dato paradossale
considerati gli sviluppi del settore. Buono il dato sull'adeguamento
degli edifici alle norme in materia di accessibilita': e' in possesso
dei requisiti il 76,59% delle scuole mentre il 13,29% ha gia'
programmato interventi per l'eliminazione delle barriere
architettoniche.