Cresce
il numero di teenager che offrono immagini osé o vere e proprie
prestazioni sessuali ai loro compagni di scuola. Skuola.net
- http://skuola.tiscali.it/
Si filmava con il cellulare in situazioni hard e poi vendeva il filmino
ai compagni di scuola per racimolare qualche euro. È la storia di una
studentessa delle scuole medie della provincia di Treviso. A quanto
pare non si tratta di un caso isolato, ma di un fenomeno diffuso.
Redazione
redazione@aetnanet.org
UN VIDEO PER FARSI NOTARE - La giovanissima ha realizzato un video sexy
e lo ha inviato ad alcuni compagni di scuola dopo aver ricevuto un
modesto compenso. Il filmino è passato di cellulare in cellulare, di
email in email, varcando i confini di altri Istituti scolastici fino ad
approdare in una scuola di Padova: così la notizia si è diffusa in
tutta Italia.
FENOMENO DIFFUSO - Come vi accennavamo, non è un caso isolato. Sempre a
Treviso un’altra ragazza, anch’essa delle scuole medie, è stata beccata
a condividere con un gruppetto di ragazzi le proprie immagini
provocanti. In questo caso, però, la studentessa non chiedeva nulla in
cambio, né soldi né oggetti firmati, gratuitamente inviava loro sul
cellulare le sue pose osé. A spingerla forse il desiderio di farsi
notare, di colpire qualcuno, di piacergli, ad ogni costo. Questo
fenomeno viene chiamato sexting, ed è molto pericoloso!
C'E' CHI FA A GARA - Eppure gli studenti si possono spingere anche
oltre. Incredibile ma vero, dai racconti di alcuni si è venuti a sapere
dell’organizzazione di vere e proprie gare di prestazioni sessuali nei
bagni della scuola durante la ricreazione. Storie che lasciano
riflettere su come gli adolescenti vivano il loro rapporto con il sesso
e, per capire meglio, ci lasciamo aiutare dal commento di Andrea Sales,
responsabile del centro di formazione Paradoxa che spiega così queste
vicende: “Spesso succede che i ragazzini sleghino l’affettività e
l’amore dalla corporeità e dalla sessualità” e continua “capita molto
spesso di trovare situazioni in cui i ragazzini si svendono, senza
rendersi conto che vendere un’immagine o un filmino di sé è comunque un
modo di relazionarsi”.
NON SPOGLIAMOCI DAVANTI A TUTTI - Probabilmente ciò che spinge alcuni
ragazzi a comportarsi così è la voglia di essere apprezzati e notati.
Ma questa modalità può comportare spiacevoli inconvenienti: la
diffusione di video e immagini sexy, attraverso cellulare o internet, è
estremamente semplice e veloce. Basta un click e si è subito in piazza
(quella telematica), tutti ci possono vedere, riconoscere e contattare.
Pensiamoci bene: veramente vorremmo che tutti ci vedessero, ad esempio,
in mutande?
STORIE TRAGICHE - Non possiamo dimenticare la storia di una sedicenne
che poco più di un anno fa si è tolta la vita. Il motivo? Il suo ex
aveva diffuso fra i cellulari dei compagni un video che li riprendeva
durante alcuni momenti intimi. Per la vergogna di quell'episodio, la
ragazza ha deciso di farla finita!