Abbiamo già avuto modo di sottolineare l’iniquità dei regolamenti sulla secondaria di II grado, recentemente approvati dal CdM, non solo per la drammatica riduzione del personale e l’impoverimento senza precedenti dell’offerta formativa, ma anche per la completa incertezza, per le famiglie, di fare scelte ponderate dei percorsi di studio per il prossimo anno scolastico.
Una delle situazioni probabilmente più emblematiche è rappresentata dal futuro Liceo Artistico.
Premesso che la complessità delle procedure di confluenza nei nuovi percorsi, rispetto all’offerta formativa oggi esistente nel settore artistico, è testimoniata dalla moltiplicazione delle articolazioni, a partire dal secondo biennio (arti figurative; architettura e ambiente; design; audiovisivo e multimediale; grafica; scenografia), e dalla possibilità di stipulare accordi con le Regioni al fine di assicurare specifiche attività laboratoriali e interazioni con il mondo del lavoro in relazione alle vocazioni delle realtà territoriali, appare assai singolare la situazione degli Istituti d’arte.
Tali istituti potranno confluire nei nuovi Licei Artistici oppure presentare motivate proposte di confluenza negli istituti professionali per l’industria e l’artigianato.
Nel primo caso la confluenza è automatica in relazione ai nuovi piani di studio, nel secondo caso gli istituti d’arte dovranno presentare la proposta al competente ufficio scolastico regionale. La proposta di confluenza dovrà essere valutata dalla Regione nell’ambito della programmazione dell’offerta formativa regionale.
Tralasciando gli aspetti riguardanti:
• le modalità della procedura di confluenza
• la problematicità della confluenza nei piani di studio e quadri orari dell’istruzione professionale
• il rilascio dei diplomi di qualifica
Ci si chiede come sia possibile concludere le procedure di confluenza entro la data del 26 marzo prevista per le iscrizioni alle scuole secondarie di II grado dalla Circolare ministeriale 3/10.
In altre parole è assai concreta la possibilità, assolutamente inedita, per la quale una famiglia non saprà se l’iscrizione del proprio figlio sarà a un liceo o ad un istituto professionale! Inoltre, in quante Regioni sarà possibile stipulare specifiche intese per gli indirizzi atipici entro il 26 marzo, anche solamente per attivare laboratori orientativi, così come previsto dai piani di studio?
L'iniziativa del 17 febbraio sulla secondaria di II grado e lo sciopero generale del 12 marzo saranno occasioni per ribadire, anche su questo versante, il giudizio fortemente critico della FLC sui regolamenti approvati dal governo.
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