''Il Governo sovverte la realta' e ancora una volta non risponde nel
merito alla nostra interpellanza parlamentare sul credito di un
miliardo di euro vantato dalle scuole nei confronti dello Stato e sugli
effetti nefasti della recente nota ministeriale per la compilazione dei
bilanci delle scuole''. E' quanto afferma Manuela Ghizzoni, Capogruppo
del Pd in commissione Cultura alla Camera sottolineando come ''le
parole del Governo servano solo a coprire l'intenzione evidente di non
restituire alle scuole quanto dovuto e dimostrano malafede nel
tentativo di attribuire al Governo Prodi la difficilissima condizione
finanziaria degli istituti che, dati alla mano, e' invece da
attribuirsi al Governo Berlusconi. Tra il 2002 e il 2006, infatti sono
stati progressivamente decurtati i trasferimenti delle risorse alle
scuole''.
''Una condizione incancrenita poi dalla politica dei tagli del duo
Tremonti Gelmini che - sottolinea Ghizzoni - oggi mette in discussione
lo stesso pagamento delle supplenze, il funzionamento amministrativo e
didattico e, addirittura, i servizi di pulizia e di sorveglianza degli
istituti. La situazione e' molto grave e non possiamo accettare che ora
il governo attraverso una circolare ministeriale zeppa di tecnicismi
contabili dica, di fatto, alle scuole 'arrangiatevi, quel poco che vi
diamo lo potete spendere come volete, anche in violazione dei vigenti
regolamenti di bilancio, e gli eventuali buchi per far fronte
all'ordinario funzionamento potete coprirli con le risorse che
recuperate da altri soggetti, magari dai genitori''.
''E' una risposta irricevibile - commenta Ghizzoni - che conferma la
volonta' del governo di sottrarsi al finanziamento della scuola
affinche' possa assolvere al suo mandato costituzionale. Cosi' si
definitivamente la scuola pubblica facendone ricadere gli effetti sui
bilanci delle famiglie: i contributi volontari dei genitori, nella
previsione di Tremonti e Gelmini sono assimilabili ad una vera e
propria tassa sulla scuola''.
Il Partito Democratico ''continuera' a battersi contro questo attacco
all'autonomia e alla dignita' della scuola pubblica e - conclude
Ghizzoni - l'11 Marzo promuovera' nelle piazze italiane una giornata
nazionale di mobilitazione per la difesa della scuola''. (ASCA)
SCUOLA: PD, GOVERNO TUTELI DIRITTO MOBILITA' TERRITORIALE DOCENTI
''Il governo intervenga per tutelare i docenti messi fuori graduatoria
illegittimamente all'atto dell'aggiornamento delle stesse graduatorie.
Resta intera, ed elusa, la questione da noi posta in un'interrogazione
sulla necessita' di una soluzione anche per i docenti gia' inseriti
nelle graduatorie e che stanno insegnando. E' necessario intervenire
prima che si pronunci la Corte Costituzionale''.
Cosi' Tonino Russo, deputato Pd in commissione Cultura della Camera, ha
commentato la risposta del sottosegretario al ministero dell'Istruzione
Giuseppe Pizza all'interrogazione sul diritto alla mobilita'
territoriale del personale docente.
''Sono stupito dell'approssimazione e della superficialita' con la
quale al ministero dell'Istruzione trattano le questioni e preparano le
risposte del Governo agli atti parlamentari. Forse - continua il
deputato Pd - sono frutto di malafede ed imbarazzo per la
consapevolezza di aver agito male e contro la legge, producendo gravi
conseguenze per tanti docenti discriminati nei loro diritti.
Certo all'origine di tutti i mali stanno le mancate immissioni in ruolo
di 100 mila docenti previste dal governo Prodi che avrebbero quasi del
tutto esaurito le graduatorie permanenti rese ad esaurimento''.
''Non e' ammissibile - ha concluso Russo - che al ministero non siano a
conoscenza della remissione alla Corte Costituzionale per ottenere un
giudizio volto a risolvere definitivamente la questione. Non e'
possibile che il governo non sappia di aver violato almeno 6 articoli
della Costituzione, come rilevato dal Tar del Lazio nella ordinanza di
remissione del 5 febbraio scorso''. (ASCA)