Sull’ultimo numero di Wired Italia è stato pubblicato un approfondito
articolo sui giovani italiani (tutti sotto i 23 anni) che si sono messi
in mostra per alcune qualità fuori dall’ordinario, che hanno dimostrato
di avere qualcosa in più, di voler puntare all’eccellenza.
Tra questi ragazzi brillanti spicca la figura di Andrea Lo Pumo, il
ventunenne catanese ideatore del progetto Netsukuku. La copertina del
numero di febbraio 2010 del magazine è tutta per lui. Il matematico in
erba si racconta a Gianluca Dettori (dPixel) in una lunga intervista
che verte principalmente sul progetto che porta avanti da alcuni anni
con l’aiuto della comunità internazionale di sviluppatori open source.
Netsukuku, infatti, è un protocollo aperto, basato su Linux e
distribuito con licenza Gnu/Gpl (General Public License), che vuole
rivoluzionare Internet come la conosciamo oggi.
Il progetto messo a punto da Lo Pumo, dopo alcuni anni di studi sul
routing, viene definito in linguaggio tecnico “metaprotocollo”, ossia
un sistema che, basandosi sulle teorie del caos e dei frattali, riesce
a far funzionare ogni nodo della rete mantenendone la mappa in pochi
kilobyte di memoria. Netsukuku ambisce quindi a creare una sorta di web
parallelo a banda larga attraverso una serie di reti wireless
interconnesse – più o meno grandi – che, non necessitando di un
collegamento ad Internet, riescono a fare a meno dei provider. Una rete
di questo tipo, inoltre, sarebbe totalmente libera e democratica, non
potendo essere né controllata, né distrutta, poiché completamente
decentralizzata, anonima e distribuita.
Sebbene sia ancora in fase di perfezionamento, il software di Neskuku è
già disponibile per il download. Uno dei suoi principali vantaggi
consiste nel poter essere eseguito anche su computer non
particolarmente potenti, sui netbook, sugli access point e sui device
mobili, perché utilizza una quantità minima di risorse e di memoria.
Andrea ha presentato Netsukuku lo scorso 29 aprile durante la tappa
catanese del Working Capital Tour. Telecom Italia, avendo capito subito
l’importanza del progetto di Andrea, ha deciso di finanziare i suoi
studi per permettergli di approfondire le tematiche necessarie al
perfezionamento di Netsukuku. Così, dopo gli anni al Liceo Scientifico
Principe Umberto di Savoia e la laurea a pieni voti presso la facoltà
di Matematica dell’Università di Catania, Andrea sta attualmente
usufruendo della borsa di studio messa a disposizione da Working
Capital, frequentando il Master in Advanced Computer Science presso la
prestigiosa Università di Cambridge, in attesa di rivoluzionare il modo
in cui concepiamo oggi la Rete.
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