Apprendiamo da Siciliainformazione.com che la preside dell’Istituto tecnico “Emanuele Morselli di Gela, Agle Savatta di 62 anni, ha iniziato uno sciopero della fame per "per protestare - ha scritto in una nota alla stampa - contro l'inerzia e il disinteresse dell'amministrazione provinciale di Caltanissetta". Sembra addirittura che rimarrà nel suo ufficio 24 ore su 24, con la precisa intenzione di costringere l’amministrazione provinciale nissena a dare “avvio agli interventi tecnici promessi dalla Provincia, per la realizzazione di un secondo laboratorio di informatica, per gli studenti di sei classi dell' indirizzo specifico cui non viene consentito di svolgere le 18 ore settimanali di pratica, previste nei programmi didattici, con grave pregiudizio del diritto allo studio". Il laboratorio dovrebbe sorgere nella più grande delle tre aule che per anni sono state il "pomo della discordia", tra l'istituto industriale e il vicino liceo scientifico "Elio Vittorini", nella cittadella scolastica di contrada "Piano Notaro". Come si ricorderà fra l’altro questa sorta di disfida all’accaparramento delle aule, che sarebbero di proprietà del “Morselli” ma che venivano occupate dallo Scientifico “abusivamente”, provocò uno scontro fisico fra studenti il cui esito fu una denuncia da parte dei genitori nei confronti della dirigente. Il tribunale di Gela condannò la preside alla sospensione per due mesi con l’accusa di essersi presa i locali forzando i lucchetti. Ora questa ulteriore prova di forza, con lo sciopero della fame, nei confronti della provincia di Caltanissetta che non farebbe il suo dovere, provvedendo alle necessità dei ragazzi.