"Siamo sbalorditi e turbati di fronte all'indifferenza con cui il governo ha dimostrato di voler risolvere i gravi problemi che affliggono la scuola italiana". La Senatrice Anna Finocchiaro del Pd, va duro contro la riforma della ministra Gelmini, e aggiunge che hanno “ vinto i diktat di Tremonti preoccupato solo di contenere la spesa pubblica, come ha sottolineato più volte nei suoi pareri il Consiglio di Stato". Ed è purtroppo una amara verità perché con la riduzione degli orari nei tre ordinamenti: licei, tecnici e professionali molte cattedre salteranno, comprese alcune materie come la Geografia, la storia della musica, l’informatica. Benché forse il governo, in fase di approvazione definitiva, accoglierà delle proposte di modifica suggerite sia dal Consiglio di stato e sia dalle Commissioni parlamentari saranno di così lieve entità che poco cambieranno. Con ogni probabilità verrà accolto il parere di iniziare solo dalle prime classi e non dalle seconde e dalle terze, mentre per gli istituti tecnici si potrebbe avere qualche incremento ( ma è improbabile) delle discipline scientifiche e di indirizzo. La Commissione infine “sollecita l'introduzione dell'organico funzionale pluriennale a fronte del monte ore annuale flessibile per garantire le aree di indirizzo e la gestione delle supplenze brevi”. L’opposizione, Pd e Idv, ha votato contro, mentre l’Udc si è astenuto su alcuni articoli e ne ha votato altri, forse in vista delle prossime alleanze regionali con il Pdl, visto che alla Camera aveva tenuto una posizione diversa.
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