SICILIA, CROLLO DEGLI ISCRITTI: IN PERICOLO 1000 CATTEDRE
--------------------------------------------------------------------------------
Quasi undicimila alunni in meno l´anno prossimo in Sicilia e i sindacati temono per il taglio degli organici di maestre e professori. Secondo i primi conteggi nell´Isola, per l´anno scolastico 2005-2006 sarebbero a rischio quasi mille cattedre, il cui taglio aggraverebbe ancora di più «la già precarie condizioni della scuola siciliana», sostengono i rappresentanti di categoria. Il grido d´allarme è stato lanciato dai sindacati regionali della scuola, all´indomani delle previsioni sul numero degli alunni effettuate dal ministero dell´Istruzione.
Secondo il modello previsionale messo a punto da Rti, il consorzio di imprese che gestisce il sistema informativo del ministero dell´Istruzione, rispetto all´anno in corso la scuola siciliana perderebbe 5.800 scolari nella scuola primaria (l´ex elementare) e 5.200 nella scuola di primo grado (l´ex media). Stabili nel complesso le popolazioni scolastiche nella scuola dell´infanzia e nella scuola superiore, ora di secondo grado. «A novembre ci hanno comunicato un trend in crescita - dichiara Enza Albini, segretario regionale della Cgil scuola - Queste previsioni non ci sembrano giustificate, a meno che il calo ipotizzato non sia finalizzato al taglio degli organici. Quella di truccare i conteggi sull´organico di diritto - continua Albini - è stata la strategia già utilizzata in passato da questo governo per tagliare le cattedre, salvo accorgersi successivamente che gli alunni iscritti erano di più».
Perplessità e preoccupazioni condivise anche da Angelo Prizzi, a capo della Cisl scuola siciliana. «In base a queste prime previsioni, il pericolo del taglio degli organici è tutt´altro che lontano - dice Prizzi - Non sappiamo quale linea seguirà il ministero, ma temiamo che una parte dei posti funzionanti in Sicilia possano essere assegnati nelle regioni italiane dove si prevede l´aumento degli alunni».
Dopo la notizia del taglio di 1.400 insegnanti specialisti di lingua straniera all´elementare, il taglio del 2 per cento dei collaboratori scolastici e il ridimensionamento del fondo per il pagamento dei supplenti, l´ipotesi di un ulteriore taglio getta nello sconforto i sindacati che qualche settimana fa cifre alla mano hanno denunciato «lo stato di sofferenza della scuola siciliana» al direttore dell´ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, e chiesto un incontro all´assessore regionale alla Pubblica istruzione Alessandro Pagano.