Manifestazioni studentesche in tutta Italia nella giornata internazionale per il diritto allo studio.
«LaConoscenza non si vende, si apprende», «Il futuro è nostro riprendiamocelo», «Solo la conoscenza cambierà il mondo»: sono questi gli striscioni che aprono i cortei promossi da Unione degli Studenti e Link-Coordinamento Universitario, che sfilano in oltre cinquanta città italiane. Venti i paesi europei coinvolti dalle proteste e un'assemblea studentesca internazionale è in corso a Bruxelles con 150 studenti datutta Europa e delegazioni dagli altri continenti
A Roma sono scesi in piazza 10.000 studenti di scuole, università, accademia di belle arti. I ragazzi sono partiti da Piazza Vittorio con direzione La Sapienza. Presente anche una delegazione di studenti iraniani. Gli studenti delle accademie hanno inscenato una protesta con delle banane in mano per «chiedere l'annessione all'Africa dal momento che il nostro paese non investe nei saperi, anzi tagli fondi e risorse».
Scontri a Milano,dove quattro studenti sono stati bloccati per aver rovesciato cassonnetti e provocato disordini. Il corteo si è fermato in piazza Fontana, a poche decine di metri dal Duomo. I portavoce della protesta,tra i quali alcuni militanti dei centri sociali cittadini, hanno affermato che il corteo non si muoverà finchè non saranno rilasciati i quattro giovani portati in Questura per accertamenti, dopo essere stati bloccati dalle forze dell'ordine in seguito ai disordini avvenuti all'inizio della manifestazione.
I ragazzi, un centinaio circa,che inizialmente intendevano raggiungere l'Università statale, hanno concordato con i funzionari della Questura presenti sul posto il nuovo punto di arrivo della manifestazione.
A Torinoun gruppo di studenti ha occupato il Rettorato dell'Università in via Po. Sono stati esposti numerosi striscioni nel cortile e sulla balconata del Rettorato: «Riforma Gelmini: nove mesi per attuarla non facciamola nascere», «Blocchiamo la riforma» e «Riprendiamoci il futuro». Oltre agli universitari e agli studenti medi, tra i manifestanti ci sono anche i precari della ricerca e i bibliotecari dell'Università
A Palermo gli studenti universitari e medi dell'Onda hanno occupato l'assessorato regionale alla pubblica istruzione. La protesta è indirizzata contro il nuovo ddl Gelmini sull'università, per chiedere alla Regione Siciliana,dotata di uno statuto autonomo, di non recepire la riforma, anzi di potenziare con investimenti la ricerca e l'università pubblica. Gli studenti medi dell'Onda hanno inoltre dato il via alla stagione di occupazioni delle scuole contro la riforma Gelmini e hanno occupato la succursale dell'istituto Magistrale Regina Margherita in piazza Guzzetta, dove si svolgono per tutta la giornata, dibattiti, spettacoli e concerti contro la Gelmini.
A Barioltre un migliaio di studenti universitari e medi hanno manifestato partendo da piazza Umberto davanti alla sede dell'Ateneo barese, hanno attraversato alcune strade del centro cittadino raggiungendo anche la sede del Consiglio regionale dove una delegazione è stata ricevuta dal presidente del Consiglio, Pietro Pepe e dal presidente della sesta commissione consiliare, Carlo De Santis. Gli studenti hanno chiesto e ottenuto notizie sull'iter della legge regionale sul diritto allo studio che entrerà in vigore nel 2010 e prevede 50 milioni di investimenti per borse di studio, servizi mensa e trasporto, carta degli studenti e misure per facilitare l'inserimento scolastico degli immigrati. (da ilsole24ore.com)