In questo video potete ascoltare e vedere Barbara, era sulle scale del
Ministero della Pubblica Istruzione, il 3 ottobre a Roma, non su un
palco.
Una
lezione straordinaria e una denuncia durissima, sulla scuola, il
lavoro, la cultura, la Sicilia, la Mafia, l’ Italia.
Inoltrate, diffondete come sto facendo io, su segnalazione dell’amica
Nella Ginatempo che ha definito Barbara, insegnante, precaria,
siciliana…pasionaria.
Passione, lotta, impegno.
Riporto alcune parole che ho trascritto mentre ascoltavo Barbara, non
aggiungo altro: una commozione grandissima.
Con Barbara e tutta la scuola, sulle scale, in salita.Insieme.
“Guardo quì le forze dell’ Odine messe contro di noi…manco
fossi la nipote di Riina… malpagata la Polizia come noi nella
scuola…la smettano di parlare dei nostri morti, Falcone e Borsellino,
noi diventati bacino di voti, raccolti in Sicilia ancora con i pacchi
di pasta e le banconote tagliate a metà. Vengono nascoste le realta
nelle scuole del nostro Paese, le lezioni si fanno nell’illegalità più
assolute…altro che la Gelmini che entra nelle
carceri con le forze dell’Ordine…dobbiamo entrare nei negozi
nelle case, dove le televisioni non ci permettono di parlare.
C’è un’ emergenza non solo sociale,emergenza della cultura, e vediamo
donne che aprono le bocche per fare politica. E’ una vergogna n
azionale…perchè un ragazzo dovrebbe entrare in una classe quando per
affermarsi c ‘è Sgarbi che ci riempie dagli schermi di parolacce.
Maledetti punti, come fossimo in un supermercato, chi c’è prima e chi
c’è dopo, dopo non c’è niente, i figli non hanno speranza, vadano
all’estero, basta con le pacche sulle spalle, voglio le persone con me
ogni giorno…
Lo dobbiamo spiegare, entrando nelle scuole, parlando con il nostro
vicino di casa, fuori…
DOBBIAMO ANDARE AVANTI!”